Letta: "Tra Pd e Cinque Stelle nessuna convergenza"

Il segretario annuncia che i Dem correranno da soli a Roma e Torino

Enrico Letta

Enrico Letta

Roma "A Roma e Torino,  due città dove nel 2016 il Pd ha straperso e dove sono andate al governo due sindache sul cui operato il nostro giudizio è negativo, non c`è possibilità di alcuna convergenza". Lo dice il segretario del Pd Enrico  Letta.  In particolare "il mio giudizio su Virginia Raggi è molto negativo. Roma ha perso veramente tante occasioni, è scesa nella scala italiana, europea, globale. Lo dico da cittadino, in primo luogo. È per questo che abbiamo deciso che non potevamo che andare al voto da soli, vista la volonta - legittima - di Virginia Raggi di candidarsi. Detto questo continua il nostro rapporto con il M5S. Ma è evidente che queste amministrative potevano aiutare a fare passi avanti più solidi. Ora bisogna semplicemente e con grande pragmatismo prendere atto, e andare avanti pensando che abbiamo fatto la scelta migliore".

Cinque Stelle

L'esternazione è chiara per quanto riguarda le amministrative. Bisognerà vedere se a questo punto l'atteggiamento del Pd avrà eventuali ripercussioni sull'asse politico che sembrava profilarsi all'interno dell'attuale maggioranza che sostiene il governo di Mario Draghi con i Cinque Stelle. E con il Movimento alle prese con un rilancio affidato all'ex premier Giuseppe Conte la sensazione è che la battaglia per accaparrarsi i voti dell'elettorato che non si riconosce nei partiti di centrodestra è solo all'inizio 

La reazione

"Ho talmente tanto rispetto per la comunita' del Pd, che ritengo assurdo pensare di portarla,come una valigia, al voto su Raggi al secondo turno". Lo dichiara Carlo Calenda, leader di Azione e candidato sindaco a Roma rispondendo al segretario del Pd Enrico Letta.