Legnano, il piano inclinato della crisi: mai un accordo politico sulle poltrone

Una situazione degenerata negli ultimi tre mesi, ma che aveva già cominciato a dare segni di cedimento all’inizio dell’anno

L’ex assessore Laura Venturini

L’ex assessore Laura Venturini

Legnano (Milano), 17 maggio 2019 - Una situazione degenerata negli ultimi tre mesi, ma che aveva già cominciato a dare segni di cedimento all’inizio dell’anno. Una sorta di biglia su un piano inclinato, che ha poi travolto tutto a una velocità impressionante. Gli scricchiolii nella Giunta guidata da Gianbattista Fratus erano cominciati, a sentire alcuni protagonisti della Giunta stessa, già nella prima, calda, estate del sindaco. Nomine di assessori che tardavano ad arrivare e la pazienza di qualcuno che iniziava a scemare. Fino alla prima vera rottura, insanabile. A febbraio la Giunta perde due pedine: l’assessore a Cultura e Sport Franco Colombo e quella alle Opere pubbliche Laura Venturini.

Proprio quest'ultima attacca in maniera pesante: «Ho dovuto lasciare spazio a Chiara Lazzarini e questo non era di certo nei patti con il sindaco sin da subito». Poi ecco che la biglia inizia a correre sempre più veloce sul piano inclinato. Chiara Lazzarini viene nominata assessore, i botta e risposta fra maggioranza e opposizione si susseguono e arriva la nuova e decisiva frattura. L’opposizione si dimette in blocco e con essa anche il presidente del Consiglio comunale e una consigliera leghista. «Non è conveniente che una persona che ha ancora problemi giudiziari per la gestione di Amga faccia parte della maggioranza, c’è un conflitto di interessi evidente»: a riassumere il pensiero di tutti era Marco Bianchi di Insieme per Legnano. Quindi la richiesta di dimissioni di quel che rimaneva della Giunta e il successivo rifiuto al commissariamento, passato attraverso una rapida decisione del difensore civico regionale. Era partito un ricorso al Tar che, ora, non è più necessario. Il Prefetto ha già disposto il commissariamento.