Governo, Draghi perde un pezzo: se ne va Sinistra Italiana

L'assemblea nazionale decide per il No alla fiducia. Ma due parlamentari su tre si smarcano a loro volta: "Noi voteremo sì"

Nicola Fratoianni

Nicola Fratoianni

Roma, 14 febbraio 2021 - Sinistra Italiana può sfilarsi dal sostegno al governo Draghi, votando No alla fiducia in discussione mercoledì al Senato e il giorno successivo alla Camera. Il motivo? Secondo gli esponenti del movimento il governo sarebbe troppo sbilanciato a destra. Ma due dei parlamentari che saranno chiamati a votare si schierano contro la decisione. "Noi voteremo sì". A decidere per lo strappo è stata l'assemblea nazionale formata da 155 persone riunitasi oggi in modalità online. "Sono intervenuti dopo la relazione del segretario nazionale Nicola Fratoianni nel corso della giornata 54 componenti dell'assemblea ", si legge in una nota dell'ufficio stampa, al termine della quel è stato votato un dispositivo che chiede ai parlamentari lo stop alla fiducia. Il documento ha ottenuto 122 voti favorevoli, 16 contrari e 4 astenuti.

"L'assemblea nazionale di Sinistra Italiana approva la relazione e le conclusioni del segretario - è ancora il comunicato diffuso nel pomeriggio a dirlo - Su questa base propone ai propri parlamentari di votare contro la fiducia al governo Draghi. Nello stesso tempo ribadisce il proprio impegno per costruire l'alleanza con PD e Movimento 5 stelle e con le forze della sinistra, dell'ambientalismo e del civismo, per le prossime elezioni politiche e a partire dalle prossime elezioni amministrative".

La decisione ha iniziato a consolidarsi negli iscritti al partito nato dalla confluenza di varie forze alla sinistra del Pd dopo che sono stati resi noti i nomi dei ministri. "Abbiamo atteso, senza pregiudizi, di vedere la squadra di governo. Ma siamo molto delusi. Questo non è il governo dei migliori, è un governo più di destra e che rischia di portare indietro le lancette dell'orologio del Paese - ha affermato a conclusione dei lavori dell'assemblea nazionale di SI Nicola Fratoianni - Oggi più che mai dobbiamo proteggere chi è più debole dentro questa crisi. Per farlo continueremo a farlo in Parlamento e fuori, rilanciando l'alleanza fra il Pd, il M5S, e le forze della sinistra e dell'ambientalismo. Non condividiamo la scelta di sostenere questo governo, ma continueremo a lavorare per una coalizione che dia un'alternativa al Paese".

La decisione dell'assemblea nazionale porta a una spaccatura. Due dei tre parlamentari espressi da Sinistra Italiana, infatti, hanno già dichiarato che voteranno sì alla fiducia, in dissenso a quanto stabilito dal movimento. "Quella che sostiene questo governo non è e non potrà mai essere una maggioranza politica. - dichiarano la senatrice di Leu Loredana De Petris, presidente del gruppo misto, e il deputato di Leu Erasmo Palazzotto - Dunque è all'interno di questa anomalia, nel tentativo di rinsaldare un fronte progressista e non scegliendo la via dell'autosufficienza, che bisogna lottare per affermare un proprio punto di vista". De Petris e Palazzotto spiegano di "rispettare" la scelta dell'assemblea nazionale ma di considerarla "sbagliata e controproducente per la sinistra e per le fasce sociali messe più a rischio dalla crisi".