Nuovo governo in Norvegia: fra i ministri due sopravvissuti di Utoya

La maggioranza dell'esecutivo è formata da donne e con dicasteri chiave come quello degli Esteri

Nuovo governo norvegese

Nuovo governo norvegese

A poche ore dall'attentato di Kongsberg dove un cittadino danese convertito all'Islam ha ucciso con arco e frecce cinque persone e ha sparso il terrore in tutta la città, ora blindata, la Norvegia cambia passo e si avvia verso un nuovo governo di coalizione a trazione laburista.

La squadra è stata annunciata oggi dal premier Jonas Gahr Store e, quasi a voler sottolineare le chiare intenzioni dell'esecutivo, sarà composta anche da due sopravvissuti alla strage di Utoya di dieci anni fa e avrà una maggioranza di donne.   In particolare, Tonje Brenna, che il 22 luglio del 2011 si trovava sulla piccola isola dove Anders Behring Breivik uccise più di settanta persone, è stato nominato ministro dell'Istruzione, mentre a Jan Christian Vestre, è stato affidato il dicastero del Commercio e dell'Industria.  

Dieci dei diciannove incarichi ministeriali sono ricoperti da donne, compreso il portafoglio "chiave" degli Affari esteri che è andato ad  Anniken Huitfeldt del partito laburista. Nella storia politica del Paese la "gender equality" è una questione che viene presa molto seriamente: sotto il governo laburista di Jens Stoltenberg (attualmente a capo della Nato), per ben due volte la Norvegia ha infatti avuto una maggioranza di quote femminili. Della coalizione a guida laburista, uscita non senza fatica dalle elezioni di settembre, fa parte anche il Partito di Centro, tradizionalmente impegnato nella tutela gli interessi rurali della nazione.