Conte, corsa contro il tempo per salvare il Governo

Premier impegnato a rilanciare l'esecutivo. Intanto il centrodestra va all'attacco chiedendo al Quirinale di staccare la spina. E Italia Viva dà appuntamento al Senato

Il premier Giuseppe Conte

Il premier Giuseppe Conte

Roma, 21 gennaio 2021 - Riflessioni, un vertice con gli alleati e l'incontro definito "interlocutorio" con il presidente Mattarella. Il premier Giuseppe Conte è al lavoro per cercare di allargare la maggioranza dopo l'addio di Italia Viva e rilanciare l'azione di Governo. La fiducia in extremis incassata martedì al Senato gli permette di andare avanti, ma con numeri così risicati è difficile dire per quanto. Dalla maggioranza assicurano che nei prossimi giorni altri parlamentari si uniranno alla causa, il tempo però è davvero poco. Lo stesso capo dello Stato ha spiegato a Conte la necessità di risolvere la situazione in tempi rapidi perché c'è bisogno di un esecutivo coeso in grado di guidare il Paese in una fase di emergenza sanitaria, economica e sociale.

Così il presidente del Consiglio ieri, prima di salire al Quirinale, ha radunato gli alleati per definire una strategia comune con l'obiettivo di allargare il perimetro della maggioranza e scrivere un nuovo patto di legislatura. L'intenzione di Conte sarebbe quella di andare avanti per ora mantenendo l'interim all'Agricoltura, per poi decidere in un secondo momento la squadra dei ministri. Per il Partito Democratico, comunque, è arrivato il momento " di tornare a occuparsi dei problemi degli italiani e costruire una nuova prospettiva politica", le parole di Nicola Zingaretti. Mentre tornando sulla questione dei numeri, Dario Franceschini mette in guardia spiegando che "un Governo è forte se può contare su almeno 170 senatori". Voci parlamentari raccontano di "trattative" avviate con alcuni esponenti di Forza Italia, Udc e Italia Viva.

Ma intanto è la stessa Italia Viva a fissare una prima scadenza: c'è tempo una settimana per rafforzare la maggioranza. Mercoledì 27, infatti, alla Camera e al Senato arriverà la relazione sullo stato della Giustizia del ministro Alfonso Bonafede. "Voteremo contro", ha annunciato Matteo Renzi, aprendo così all'ipotesi che il Governo possa andare subito sotto a Palazzo Madama e rincarando la dose contro il premier: "Dopo il Conte 1, dopo il Conte Bis ora siamo al Conte dimezzato".  Anche il centrodestra è in fibrillazione. L'appello rivolto a Mattarella è chiaro: "Il Paese non può restare ostaggio di un Governo incapace. Si tratta di una minoranza che continua la scandalosa compravendita di parlamentari e che non si fa scrupoli a imbarcare chi ha tradito l’impegno preso con gli elettori". Un concetto che verrà ribadito oggi pomeriggio, quando i leader di Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia saranno ricevuti dal capo dello Stato. Ma lo strappo degli azzurri Rossi e Causin agita e non poco la coalizione. In particolare Matteo Salvini ha chiesto garanzie a Silvio Berlusconi sulla tenuta di Forza Italia. Il Cavaliere avrebbe comunque dato rassicurazioni sull'unità del partito.