Chi è Giuseppe Valditara, ministro dell'istruzione in pectore del governo Meloni

Professore ordinario di Diritto privato e pubblico romano a Torino, ha una militanza stabile nella destra, Da un mese è consigliere politico di Salvini

Giuseppe Valditara, indicato come ministro dell'Istruzione nel governo Meloni

Giuseppe Valditara, indicato come ministro dell'Istruzione nel governo Meloni

Milano - Giuseppe Valditara, un nome molto apprezzato in FdI, è ormai il  nome più accreditato per il posto da ministro dell’Istruzione. Professore ordinario di Diritto privato e pubblico romano nel Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino, a lui si devono i percorsi abilitanti del 2006 che hanno portato alla stabilizzazione di circa 60mila precari della scuola italiana, mantenne una promessa fatta ad un gruppo di ITP piemontesi, in particolare di Biella.

Nato il 12 gennaio 1961, da poco più di un mese è consigliere politico di Matteo Salvini. La sua carriera è ricca di note. Nel 1993 entra nel direttivo della Fondazione Salvadori presieduta da Gianfranco Miglio e contribuisce a scrivere la bozza di Costituzione federale, approvata poi dal Congresso di Assago della Lega Nord. Nel 1994 a gennaio prende parte alla delegazione leghista che firma il patto Maroni-Segni . Sempre nel 1994 fonda e dirige Associazione per le Libertà che lancia per prima la proposta di un Partito Repubblicano che federi tutte le anime della destra italiana sul modello americano. Due anni dopo con Pinuccio Tatarella fonda Oltre il Polo per la costruzione in Italia di una destra “gollista e federalista” e nel 1998 alla conferenza programmatica di AN a Verona redige il documento sulla Questione settentrionale e scrive la proposta per statuti di autonomia particolare. Nello stesso anno entra a far parte della Commissione istituita dalla Regione Lombardia per la redazione di uno statuto di autonomia particolare.

Dal 1998 è stato vicepresidente del comitato scientifico della rivista Federalismo e Libertà. Dal 1999 al giugno 2001 è vicepresidente dell’Istituto Regionale di Ricerca della regione Lombardia. Assessore all’Istruzione e all’edilizia scolastica per la provincia di Milano dal giugno 2000 al luglio 2001, diventa senatore della Repubblica dal maggio 2001 al marzo 2013  per la Casa delle Libertà in Lombardia, poi aderisce al gruppo di Alleanza Nazionale. Dal 2001 è responsabile del dipartimento Scuola e Università di AN.

Nel novembre 2007 propone un emendamento alla legge finanziaria per l’aumento delle borse di studio degli studenti di dottorato delle università pubbliche italiane, che - secondo le dichiarazioni dello stesso proponente - avrebbe aumentato l’importo della borsa da 800 euro a 1.150-1.200 euro al mese. Nonostante il parere contrario del Governo Prodi II per ragioni di copertura, l’emendamento viene approvato, ma l’importo, come aumentato nella legislatura seguente, sarà di poco più di 1.000 euro netti.

Rieletto al Senato nel 2008 nel PDL, nel 2010 si distingue particolarmente nella stesura della Riforma Gelmini per l’università pubblica italiana. Nel 2010 aderisce a Futuro e Libertà per l’Italia, divenendo coordinatore regionale della Lombardia. Nel marzo 2015 fonda  e dirige Logos, rivista politico-culturale on line, un think tank vicino alle posizioni della Lega Nord e Noi con Salvini.  Da ottobre 2018 a dicembre 2019 è capodipartimento Formazione superiore e ricerca del Miur. Nel marzo 2020 fonda il think tank Lettera 150. Da settembre 2022 è consigliere politico di Matteo Salvini.