Regione, Gallera riparte dalla Commissione Bilancio. Scoppia la polemica

L'ex assessore eletto presidente. I Cinque Stelle: "Poltrone e interessi invece di meritocrazia"

Giulio Gallera alla seduta del Consiglio Regionale a Palazzo Pirelli

Giulio Gallera alla seduta del Consiglio Regionale a Palazzo Pirelli

Milano - L'ex assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, ritorna in pista. Oggi stato eletto con 47 preferenze alla presidenza della Commissione Bilancio di Regione Lombardia. La commissione, prima del rimpasto di gennaio, era presieduta dall'attuale sottosegretario in Giunta al Sistema dei Controlli e alla Delegazione di Bruxelles, Marco Alparone. In questi quattro mesi, la commissione è stata guidata dal vice presidente Marco Colombo, consigliere regionale della Lega che nella votazione di oggi ha ottenuto 30 preferenze e una scheda bianca) . "Ringrazio tutti i consiglieri. Sarà un piacere - ha commentato Gallera -. Garantisco un ruolo di equilibrio e di rispetto nei confronti di tutti in questa commissione di controllo. Ho un'esperienza importante alle spalle e la metto a disposizione di questa commissione". 

Le bordate

"La politica del centrodestra, a trazione leghista, in Lombardia è tutta qui: anteporre gli interessi e le poltrone, sulla base dei quali reggono i fragili equilibri di maggioranza, all'interesse collettivo. È così che Giulio Gallera, defenestrato a gennaio dalla sua stessa maggioranza, oggi viene riciclato e fatto rientrare dalla porta di servizio per sedere sulla poltrona di presidente della commissione Bilancio". Così il capogruppo del Movimento Cinque Stelle in Regione Lombardia, Massimo De Rosa, commenta la decisione del centrodestra di affidare a Giulio Gallera la presidenza della commissione Bilancio. Per De Rosa si tratta di "un ruolo che permetterà a uno dei principali responsabili dei tragici fallimenti, che hanno costretto la Lombardia a pagare al Covid il tributo più alto, di gestire in prima persona i soldi attraverso i quali dovrà passare la ripartenza della nostra regione. In Regione Lombardia la meritocrazia non esiste"