Giornata internazionale donna 2022, Mattarella: "Il nostro pensiero alle donne ucraine"

Il discorso del presidente della Repubblica rivolto alle "madri e alle compagne che pagano un prezzo altissimo in questa guerra insensata"

"Sono certo di interpretare il sentimento di tutte le italiane e di tutti gli italiani rivolgendo il primo pensiero di questo 8 marzo alle donne ucraine. Madri, lavoratrici, giovani, colpite da una violenza inattesa, crudele, assurda". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha aperto il suo discorso in occasione della Giornata internazionale della donna al Quirinale.  "Tante, troppe, sono le donne già cadute in questo ingiustificabile conflitto - ha aggiunto il capo dello Stato-. Nelle guerre le donne pagano sempre prezzi altissimi. Come donne, come madri, come compagne di vita. Vittime della insensatezza della guerra, vittime spesso di brutali violenze". tra queste anche Oksana Lyniv - ucraina, direttrice musicale del teatro Comunale di Bologna invitata da mattarella al Quirinale in qualche modo simbolo dell'atrocità della guerra ma anche della solidarietà italiana.

Migration

 "Il mio sogno è di far tornare il sorriso sui volti dei bambini e di far credere nella democrazia e nella solidarietà dell'Europa". E' il desiderio che esprime  Oksana Lyniv - ucraina, direttrice musicale del teatro Comunale di Bologna, la prima donna al vertice di una fondazione lirico-sinfonica italiana - intervenendo al Quirinale alla celebrazione della 'Giornata internazionale della Donna', davanti al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.  "In questo momento - riferisce Oksana Lyniv - le donne in Ucraina stanno aiutando i soldati, alcune preparano il cibo oppure danno assistenza medica anche alle madri che stanno partorendo in un periodo così drammatico e ai bambini nati nei rifugi antiaerei". 

Nel corso della celebrazione hanno portato la loro testimonianza altre giovani donne impegnate in diversi campi dell'economia e del sociale: Tania Di Giovanni, Fabrizia Grassi, Giada Dalle Vedove, Evelyn Pereira e Federica Vasapollo.  E' poi intervenuta la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, a cui ha fatto seguito il discorso del Presidente della Repubblica. "La crescita del ruolo delle donne, della presenza femminile in tutti gli ambiti della vita politica, istituzionale, economica, sociale, è una condizione per lo sviluppo del nostro Paese", ha aggiunto Sergio Mattarella. "Non possiamo piu' accettare che le donne vivano nel timore di violenze. Siano esse sotto la forma della brutale aggressione fisica - per strada, nei luoghi di lavoro e di svago, in famiglia - che sotto quelle, sovente larvate ma sempre gravi, di pressioni psicologiche e di veri e propri ricatti. Sono temi, questi, che chiamano alla comune responsabilita' dell'intera società italiana, indipendentemente dal genere: tutti, donne e uomini".