Emanuele Fiano: "Ha vinto la Meloni e ha diritto di governare. Ora riflettiamo sul Pd"

Il figlio dell'ex deportato ad Auschwitz Nedo è stato sconfitto dalla figlia di Pino Rauti (Msi): ma il fair play prevale sull'amarezza: "Scelte sbagliate nostre"

Emanuele Fiano al voto ieri, in un collegio molto difficile

Emanuele Fiano al voto ieri, in un collegio molto difficile

Sesto San Giovanni (Milano) - “Scrivo quello che è giusto scrivere e che in Democrazia bisogna scrivere. Ha vinto la destra italiana guidata da Giorgia Meloni, gli italiani hanno scelto lei oltre ogni dubbio e ovviamente avrà il diritto di governare. Nel mio collegio ha vinto Isabella Rauti e sarà lei a rappresentare questo collegio al Senato della Repubblica”. Così Emanuele Fiano in un post. 

Il candidato Pd al Senato ha ottenuto nel suo collegio, che comprendeva Sesto San Giovanni, il 30,8% dei voti, superato dal 45,4% ottenuto dalla candidata del centrodestra Isabella Rauti. Un successo schiacciante per l’esponente di Fdi, figlia di Pino ex segretario del Msi, fra i fondatori della Fiamma tricolore rispetto all’ormai ex deputato Pd, figlio di Nedo Fiano, sopravvissuto ad Auschwitz.

 “Questa è la Democrazia - commenta Fiano - Non per questo modificherò il mio giudizio sui valori che lei esprime. Ha perso il PD. Oltre a quello che succederà nella Lega e che mi interessa relativamente. Ha perso il PD per molte ragioni, ma sono tutte nostre, le ragioni, e le scelte che ci hanno portato qui, al peggior risultato complessivo che io ricordi. Abbiamo affrontato una elezione maggioritaria sostanzialmente da soli e non poteva che finire così“. 

Poi i ringraziamenti: “Ho dato tutto me stesso come ho sempre fatto, in questa campagna elettorale ed in questi anni, con disciplina ed onore, e ho fatto errori di valutazione. Grazie a Mauro, a Biagio, a Michela, a Luca e a Vito e a tutti quelli che mi hanno aiutato e che ci hanno creduto. Se non affronteremo gli errori fatti sarà ancora peggio. Adesso al lavoro da qualsiasi postazione sia, per il bene del paese”.