Elezioni provinciali, ecco i nuovi presidenti e i risultati nei dieci capoluogo

Si è votato a Cremona, Lodi, Pavia, Mantova, Bergamo, Como, Lecco, Sondrio, Varese e Brescia

Si è votato in dieci province

Si è votato in dieci province

Milano, 1 novembre 2018 - Per avere la certezza del risultato la Valtellina e il Lecchese non hanno dovuto fare le ore piccole. Elezioni provinciali dall’esito scontato, infatti, a Sondrio e Lecco, dove in entrambi i casi uno solo era il candidato. E così a Sondrio, dove solo il centrodestra ha presentato un nome, a succedere a Luca Della Bitta è Elio Moretti, sindaco di Teglio. «Il mio auspicio – il commento del neopresidente – è che questa presidenza si concluda con il ritorno all’elezione diretta da parte dei cittadini».. Alle 22 avevano votato 624 elettori, pari al 69,72% degli aventi diritto. Copione simile a Lecco dove il nuovo presidente ha il volto di Claudio Usuelli, 45 anni, primo cittadino di Nibionno, civico di area centrodestra, avvocato. Era l’unico candidato in lizza dopo aver ceduto alle pressioni dei colleghi della maggior parte dei paesi del territorio e di tutti gli schieramenti politici: 506 i votanti su 1.025 aventi dritto per un 49,36% finale. Anche Como ha scelto rapidamente grazie a un’affluenza poco sopra il 50 per cento. A trionfare è stato Fiorenzo Bongiasca che correva per il centrosinistra e che ha sconfitto Pierluigi Mascetti del centrodestra. Bongiasca si è imposto grazie ai 33.740 voti ponderati contro 33.677 di Mascetti. In realtà alle urne erano 1.721 i consiglieri e sindaci chiamati a esprimersi a Villa Gallia. A Brescia (1.753 i votanti su 2.556) con il 52,9% ha vinto Samuele Alghisi, già sindaco di Manerbio al secondo mandato, sostenuto dal centrosinistra, che ha battuto il leghista Giorgio Bontempi (47,1%), ex assessore al Lavoro durante la giunta provinciale Molgora e attuale sindaco di Agnosine, centrodestra. Nel 2014 all’elezione di Pierluigi Mottinelli partecipò l’80,5% degli aventi diritto, stavolta il 68,6%. Nel resto della Regione, a Bergamo trionfa Gianfranco Gafforelli, sindaco di Calcinate sostenuto dal centrosinistra, che ha sconfitto Fabio Ferla, collega di Calvenzano di area leghista. Alle urne erano chiamati in 2.931 amministratori. Infine, Varese: in 1798 dovevano scegliere l’erede di Gunnar Vincenzi tra il sindaco di Somma Lombardo Stefano Bellaria, indicato dalla precedente maggioranza "Civici e Democratici" dall’altra il primo cittadino di Busto Arsizio Emanuele Antonelli, sostenuto dal Po lo civico delle Libertà e Lega. Ha vinto proprio Antonelli con il 55, 3%.

A Cremona, Lodi, Mantova e Pavia si è votato solo per eleggere i nuovi consiglieri provinciali e non i presidenti.  A Lodi è stata la lista 'Con Passerini presidente', che sostiene l'attuale presidente leghista della Provincia Francesco Passerini ad aggiudicarsi ben 8 consiglieri provinciali su 10: l'annuncio ieri sera intorno alla mezzanotte a palazzo San Cristoforo. Per la lista 'Progetto civico per il Lodigiano" 2 gli eletti su 7 candidati. A Mantova Il consiglio provinciale resta con la maggioranza di centrosinistra. Le elezioni dei 12 nuovi consiglieri (il mandato del presidente Morselli scadrà nel 2020)  tenutesi il 31 ottobre, hanno portato in aule 6 candidati della lista di centrosinistra, 5 del centrodestra e uno della civica. A Cremona vince la lista di centrosinistra che elegge sei consiglieri. Il centrodestra si era presentato diviso. Tre consiglieri a testa per la lista sostenuta da Lega, Fdl e una parte di Forza Italia. Altrettanti per la lista sostenuta da altri rappresentanti in quota al partito di Berlusconi.