Elezioni politiche, seggi lombardi: mercato aperto. Ecco la corsa di big e volti nuovi

Tra i “garantiti” Berlusconi, Salvini e molti ministri uscenti. Azione si gioca la carta delle sorprese

Tutto pronto per le elezioni politiche del 25 settembre

Tutto pronto per le elezioni politiche del 25 settembre

Milano, 5 agoato 2022 -  Conferme , passi indietro, vecchie e nuove ambizioni più o meno legittime: parlamentari lombardi uscenti e outsider sono al tavolo del risiko elettorale in Lombardia. Una partita complicata per le segreterie regionali chiamate a comporre le liste facendo i conti soprattutto con chi sgomita nell’incertezza della (ri)candidatura. Del resto i numeri non sono più quelli di 5 anni: con la riforma costituzionale la Lombardia perde 38 deputati e 18 senatori. Tradotto: il 25 settembre alla Camera potranno andare 64 deputati, al Senato 31 onorevoli. Entro il 22 agosto vanno depositate le liste, ma già la prossima settimana i giochi potrebbero essere chiusi.

Sono giorni di ‘mercato’. Il centrodestra che investe sull’usato sicuro.

Forza Italia

In Forza Italia, oltre all’uscita dal Parlamento di Adriano Galliani e alla candidatura di Silvio Berlusconi al Senato, vanno per la riconferma Licia Ronzulli, Andrea Mandelli, Cristina Rossello, Alessandro Cattaneo e Matteo Perego. Mentre potrebbero fare le valigie per Roma l’ex assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, il coordinatore provinciale di Milano Graziano Musella, l’ex sindaco di Brescia Adriano Paroli e il consigliere comunale a Palazzo Marino Marco Bestetti.

Fratelli d'Italia

In FdI conferme per Ignazio La Russa, Daniela Santanchè, Marco Osnato, Paola Frassinetti, Isabella Rauti, Gianpietro Maffoni, Lucrezia Mantovani e Alessio Butti, mentre gli assessori regionali Riccardo De Corato e Lara Magoni potrebbero essere inseriti nella lista nazionale. E se Guido Crosetto si fa da parte, dall’altra potrebbero aprirsi le porte del Parlamento al coordinatore provinciale di Milano Sandro Sisler, a quello cittadino Stefano Maullu, al coordinatore di Monza e Brianza Rosario Mancino, al vicecoordinatore regionale Fabio Raimondo, Giulio Tremonti, Lucrezia Mantovani e all’imprenditore Renato Ancorotti.

Lega

In casa Lega, invece, la linea è di non candidare consiglieri e assessori regionali. Evidentemente blindato il nome di Matteo Salvini, sarebbero automatiche anche le ricandidature dei ministri uscenti Massimo Garavaglia e Giancarlo Giorgetti, con il coordinatore lombardo Fabrizio Cecchetti, il viceministro alle Infrastrutture Alessandro Morelli, il sottosegretario Nicola Molteni e ancora Igor Iezzi, Laura Ravetto, Federica Zanella, il segretario federale della Lega giovani Luca Toccalini, Andrea Crippa, Paolo Grimoldi, Marina Romanò, Massimiliano Romeo ed Emanuele Pellegrini.

Pd

Punti interrogativi e ‘gioco delle sedie’ anche nel campo del centrosinistra. Con il Pd lombardo che ha compilato una lista di un centinaio di candidati da presentare, tra lunedì e martedì, alla direzione nazionale. Sarà il segretario regionale Vinicio Peluffo a portare la rosa di nomi a Roma, tra cui il suo, possibile new entry in Parlamento insieme con la segretaria metropolitana Silvia Roggiani, il segretario dei Giovani dem Paolo Romano e l’assessore a Palazzo Marino Pierfrancesco Maran. Anche se lo stesso Peluffo si smarca archiviando (per il momento) la questione con un telegrafico "sui candidati stiamo ragionando", sarebbero scontato lo schema conservativo sugli uscenti: il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, Lia Quartapelle, Franco Mirabelli, Alessandro Alfieri, Simona Malpezzi, Antonio Misiani ed Emanuele Fiano (entrambi alla quarta legislatura), Tommaso Nannicini, Paolo Cova, Matteo Mauri, Chiara Braga, Elena Carnevali, Gianni Girelli e Alfredo Bazoli.

Carlo Calenda

All’appuntamento di settembre, però, il Pd si schiera con Azione di Carlo Calenda (e +Europa). La distribuzione dei seggi vede il 70% in quota Pd, il 30% agli alleati: "Al momento l’unica certezza è che i fuoriusciti di FI e 5 Stelle saranno nei plurinominali", chiarisce Giulia Pastorella, vice presidente regionale di Azione. Consigliera comunale di Milano rimasta fuori dai giochi per gli assessorati a Palazzo Marino, potrebbe essere candidata alle Politiche così come il coordinatore lombardo Niccolò Carretta, il membro della Direzione regionale, già consigliere comunale a Brescia, Fabrizio Benzoni e il consigliere regionale Michele Usuelli. Ma Calenda non ha mai fatto mistero di puntare anche su Carlo Cottarelli, ex presidente del Consiglio incaricato per tre giorni a maggio 2018 tra il tentativo fallito da parte di M5S e Lega di formare un governo dopo le elezioni del 4 marzo e la nascita del Conte I.

Cinque Stelle

Proprio sul fronte Cinque Stelle, potrebbero giocarsi le loro chance i deputati al primo mandato Riccardo Olgiati e Stefania Mammì. In forse Giovanni Currò (la moglie Maria Pallini è passata in Insieme per il futuro di Luigi Di Maio).

Italia Viva

Mentre per Italia Viva Matteo Renzi punta sulla ministra Elena Bonetti e Matteo Colaninno. Al lavoro per la riconferma anche Ivan Scalfarotto, Gianfranco Librandi, Mauro Del Barba e la coordinatrice lombarda Maria Chiara Gadda.