Elezioni comunali 2021: i risultati. Al centrosinistra Milano, Bologna e Napoli

A Roma si va verso il ballottaggio fra Michetti e Gualtieri. Raggi terza e FdI ironizza: "Ciao Virgì". A Trieste centrodestra in vantaggio, a Torino avanti il centrosinistra

Giuseppe Sala (Milano), Matteo Lepore (Bologna) e Gaetano Manfredi (Napoli)

Giuseppe Sala (Milano), Matteo Lepore (Bologna) e Gaetano Manfredi (Napoli)

Elezioni comunali 2021, il centrosinistra si aggiudica alcune delle partite più importanti. A Milano Giuseppe Sala, candidato del centrosinistra e sindaco uscente, viene confermato già al primo turno. E il centrosinistra può festeggiare anche due vittorie otenute proponendo l'inedita (per le Amministrative) alleanza con i 5 Stelle: vanno oltre il 60% Matteo Lepore a Bologna e Gaetano Manfredi a Napoli A Romasarà ballottaggio tra  Enrico Michetti (centrodestra) e  Roberto Gualtieri (centrosinistra). Fuori dal secondo turno ma con risultati personali lusinghieri la sindaca uscente Virginia Raggi e Carlo Calenda. A Torino sfida aperta tra Stefano Lo Russo (centrosinistra) e Paolo Damilano (centrodestra).  A Trieste l'unico candidato del centrodestra in vantaggio: Roberto DiPiazza, che sfiderà tra 14 giorni il rivale di centrosinistra Francesco Russo. Per quanto riguarda le Regionali in Calabria, netta affermazione per Forza Italia e il candidato di centrodestra Roberto Occhiuto. Ma i dem festeggiano anche l'ingresso alla Camera del segretario Enrico Letta che vince le Suppletive in Toscana. 

Giuseppe Sala (Milano), Matteo Lepore (Bologna) e Gaetano Manfredi (Napoli)
Giuseppe Sala (Milano), Matteo Lepore (Bologna) e Gaetano Manfredi (Napoli)

Affluenza in calo di circa sei punti alle elezioni comunali, rispetto al precedente voto amministrativo. I dati del Viminale, relativi a 1.001 Comuni sul totale di 1.153 chiamati alle urne, parlano di un'affluenza del 59,54% rispetto al 65,62% rilevato alle precedenti elezioni.

Oltre 12 milioni di cittadini in più di mille comuni erano chiamati tra ieri ed oggi a eleggere il nuovo sindaco e i consigli comunali. Politicamente centrali le sfide nelle  maggiori città italiane: Roma, Milano, Torino, Napoli, Bologna e  Trieste. In Calabria, invece, gli elettori sono chiamati alle urne per eleggere il nuovo governatori mentre elezioni suppletive per la Camera si svolgono nei collegi di Siena e di Roma Primavalle.  L'eventuale turno di ballottaggio avrà luogo domenica 17 e lunedì18 ottobre.

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Roma

Con 1.603 sezioni scrutinate su 2.603, la sfida per il Comune di Roma vede il candidato di centrodestra Enrico Michetti in vantaggio con il 30,56% in vista del ballottaggio contro il candidato del centrosinistra Roberto Gualtieri (27%). Dietro la sindaca uscente M5S Virginia Raggi (19,63%) e Carlo Calenda (18,86%) che correva con la propria lista.  Con un post su Facebook, il marito della sindaca e superfan del Movimento,  Andrea Severini,  ha sperato per qualche ora in una clamorosa rimonta della moglie: "Forza!" scriveva Severini sul suo profilo. Gli altri 18 candidati sindaco, tutti assieme, non raggiungono il 5%. La lista Carlo Calenda sindaco è di fatto davanti a tutti con oltre il 18% di consensi. Fratelli d'Italia è il primo "vero" partito (17,7% circa, contro il 16,4% del Pd) e festeggia con un ironico post sui social. Un laconico "Ciao Virgì" con le foto dell'uscente Raggi e del leader M5S Conte.

Il "Ciao Virgì" di FdI
Il "Ciao Virgì" di FdI

L'affluenza è stata del  48, 83% contro 57,03% del 2016.

"Penso che in due mesi abbiamo fatto una campagna elettorale straordinaria. Ringrazio tutti perché siamo riusciti a raggiungere quasi tutte le zone di Roma. Il dato è significativo, siamo in testa e questo mi fa molto piacere", il commento di Michetti, che sull'astensionismo dice: "Nelle periferie hanno votato poco, ma hanno votato bene". Per l'inseguitore Gualtieri si apre invece la partita delle alleanze, sul tavolo i voti dei 5 Stelle:  "Un incontro con Conte per parlare di Roma? Ci mancherebbe, su Roma e per Roma parlo con tutti perché vogliamo che tutti ci aiutino a riscattare questa città". E aggiunge: "Ho ascoltato Conte che ha escluso il sostegno alla destra e noi con grande serietà parleremo con i fatti. Gli apparentamenti tecnici non ci saranno ma nemmeno nessuno li ha proposti. Parleremo con la forza delle idee e capacità di ascolto e inclusione".Sulla partnership c'è la freddezza di Virginia Raggi: "Per essere molto chiari: io non darò indicazioni di voto al ballottaggio perché i voti non sono pacchetti e i cittadini non sono mandrie da portare al pascolo", dice commentando quella che è una onorevole sconfitta.

Ventidue candidati sindaco e 38 liste in campo.  Raggi tentava il bis appoggiata da sei liste: M5s, Cultura e innovazione  Roma ecologista, Sportivi per Roma, Roma decide, Lista civica Virginia Raggi e Con le donne per  Roma. Sei liste anche in sostegno di Enrico Michetti, il candidato di centrodestra, ossia Fdi, Rinascimento Sgarbi Michetti Sindaco Cambiamo Roma, Lista civica Michetti sindaco, Lega Salvini premier, Fi-Udc, Partito liberale europeo. Sette le liste in appoggio del candidato sindaco di centrosinistra, Roberto Gualtieri: Pd, Demos Democrazia solidale, Lista civica Gualtieri sindaco, Partito socialista italiano, Roma Futura, Sinistra civica ecologista, Europa Verde. Carlo Calenda si presenta con la sola lista civica collegata Calenda Sindaco.  Gli altri candidati  sindaco sono Rosario Trefiletti ; Luca Teodori; Francesco Grisolia; Cristina Cirillo; Fabrizio Marrazzo;  Gian Luca Gismondi ; Paolo Berdini; Giuseppe Cirillo; Paolo Oronzo Magli ; Fabiola Cenciotti; Micaela Quintavalle; Elisabetta Canitano ; Carlo Priolo; Sergio Iacomoni; Monica Lozzi; Gilberto Trombetta; Andrea Bernaudo.

Elezioni Roma risultati delle comunali in diretta

Milano

Con 1.093 sezioni su 1.248 scrutinate si confermano le proiezioni del pomeriggio. Il sindaco uscente Giuseppe Sala viene riconfermato. Al momento è in testa con il 57,59% dei voti. Lo sfidante del centrodestra Luca Bernardo si attesta al 32,14%. Terzo Gianluigi Paragone (Italexit) con il 2,98% tallonato dalla candidata dei 5 Stelle Layla Pavone al 2,69.  Dietro, gli altri 9 candidati (Bryant Biavaschi, Natale AzzarettoMarco Muggiani,  Alessandro Pascale, Mauro Festa, Giorgio GoggiBianca Tedone,  Gabriele Mariani, Teodosio De Bonis). Il Pd è sopra il 33% dei voti, la Lega si ferma intorno all'11%.

  L'affluenza  e stata al 47,69%,, per un dato nettamente inferiore anche all'ultima tornata di amministrative nel 2016, quando votarono il 54% circa degli aventi diritto.

"Credo che quello che sta maturando a Milano è qualcosa di importante, un evento quasi storico", il primo commento di Sala sulla base delle proiezioni. "Il centrosinistra non ha mai vinto al primo turno dal '93, questo è estremamente importante. La lezione che ci consegna la partita di Milano è che la destra è forte finché non la guardi da vicino, guardandola da vicino, in una città, scopri le debolezze". E il sindaco riconfermato ora lancia anche la corsa alla Regionali lombarde. Intanto nel centrodestra si apre il confronto sulla selezione del candidato.

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Torino

Si assegnerà al secondo turno la poltrona di sindaco di Torino. Archiviata l'esperienza a 5 Stelle di Chiara Appendino, la città della Mole dovrà decidere tra Stefano Lo Russo e Paolo Damilano. Guardando ai voti, con 835 sezioni scrutinate su 919,il candidato del centrosinistra è in testa con il 43,67%, mentre il candidato di centrodestra insegue con il 38,86%. Lontana Valentina Sganga che correva con i 5 Stelle insieme a Europa verde e si attesta al 9,23%. Crolla il M5S che 5 anni fa era il primo partito e passa dal 30,92 a poco più dell'8%, mentre il Pd torna al primo posto, superando il 28% dei voti.

L'affluenza finale alle urne per le comunali di Torino è del 48%,6.  Alle amministrative del 2016 la partecipazione al voto è stata del 57,18%.

Trenta liste per 13 aspiranti sindaco  a Torino dove la sindaca uscente, Chiara Appendino, dopo un solo mandato alla guida di una coalizione pentastellata, non si ripresenta all'esame delle urne. Al suo posto, sostenuta dal Movimento 5 Stelle e da Europa Verde, è scesa in campo Valentina Sgang. A contendersi la sedia più alta di Palazzo Civico, poi, ci sono Paolo Damilano con la lista civica Torino Bellissima e il sostegno di Lega, Forza Italia, Popolo della Famiglia, Fratelli d'Italia,  Sì Tav Sì Lavoro e Progresso Torino. Per il centrosinistran corre Stefano Lo Russo, già  capogruppo dem e sostenuto da Pd, Moderati, Sinistra Ecologista, Articolo 1, Lista Civica per Lo Russo e Torino Domani.  Accanto ai tre big, sulla scheda elettorale i 685.500 elettori torinesi potranno scegliere tra altri dieci  candidati sindaco:  Angelo D'OrsiGreta Giusi Di Cristina,  Ugo Mattei, Roberto Salerno, Ivano Verra,   Paolo AlongeLorenzo Varaldo  Emilio Mazza, Davide Betti Balducci  e  Massimo Chiesa.

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Napoli

Napoli va al centrosinistra. Un'affermazione netta, annunciata dalle poriezioni e confermata dall'inizio degli scrutini, che vede il successo dell'alleanza tra 5 Stelle e Pd. Con 671 sezioni chiuse su 884: Gaetano Manfredi si impone con il 63,26% sul centrodestra di Catello Maresca 21,81%. Dietro di loro Antonio Bassolino che con una serie di civiche raccoglie il 7,91% e Alessandra Clemente al 5,55 con tre civiche. Il Pd è, al momento, il primo partito con quasi il 13% dei voti. Segue il Movimento 5 Stelle al 10,8. Nella coalizione del candidato di centrodestra la prima lista al momento è Forza Italia intorno al 6,5%. Segue Fratelli d'Italia al 4,3%.

A Napoli, la percentuale dei votanti alle Comunali è stata del 47,18 per cento rispetto al 54,12% delle ultime elezioni per il sindaco. 

"Io credo che questa coalizione politica abbia interpretato bene la proposta che portavamo avanti. Una proposta di rinnovamento e grande dignità per il Mezzogiorno. Per questo ha ottenuto il successo a Napoli e negli altri comuni della Campania laddove si è presentata", ha detto il neosindaco Gaetano Manfredi, scelto dal neoleader dei 5 Stelle Giuseppe Conte, commentando la vittoria. "Adesso - ha aggiunto l'ex rettore dell'università Federico II - credo molto nell'asse tra le aree metropolitane italiane, Napoli, Roma e Milano. Per questo mi auguro che Gualtieri vinca a Roma".

Erano oltre 776mila gli elettori chiamati al voto a  Napoli per l'elezione del nuovo  sindaco e dei componenti del Consiglio comunale, ma anche dei presidenti e dei Consigli delle 10 Municipalità cittadine. I candidati alla carica di sindaco erano 7, con i 4 più votati anche Matteo Brambilla, Rossella Solombrino, e Giovanni Moscarella .

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Bologna 

Vittoria piena del centrosinistra anche a Bologna dove Matteo Lepore, candidato anche in questo caso di una coalizione guidata dal Pd con M5s, vince a mani basse. Con 429 sezioni scrutinate su 445, Lepore è primo con il 62,05%. Niente da fare per il candidato del centrodestra Fabio Battistini che è fermo al 29,50%. I dem sono il primo partito con oltre il 36% dei consensi mentre i pentastellati devono accontentarsi del 3,3%. Nel centrodestra affermazione di FdI che segna il 12,6%.

Crolla anche a Bologna l'affluenza alle elezioni amministrative. Nella precedente tornata del 2016,si era espresso il 59,6% degli aventi diritto al voto. Secondo i dati sulla piattaforma del Ministero dell'Interno, a questo giro l'affluenza ha superato sì la soglia del 50%, ma fermandosi comunque al 51,16%.

Erano 8 gli aspiranti sindaci in campo e 19 liste collegate. Cinque le liste a sostegno del candidato di centrodestra, Fabio Battistini, ossia il Popolo della Famiglia, Lega Salvini premier, Fdi, Battistini  sindaco, Fdi-Udc. Sette le liste a sostegno del candidato di centrosinistra Matteo Lepore ossia Pd, Coalizione civica per Bologna, Matteo Lepore sindaco, M5s, Partito socialista italiano Volt, Europa Verde, Anche tu conti.  Gli altri candidati sono: Stefano Sermenghi appoggiato da Italexit-lista civica per Bologna e Bfc Bologna forum civico; Luca Labanti sostenuto da Et equità territoriale; Addolorata Palumbo appoggiata da Sinistra unita-Rifondazione comunista-Pci; Marta Collot sostenuta da Potere al Popolo; Federico Bacchiocchi con la lista Partito comunista dei lavoratori e Andrea Tosatto, candidato sindaco per 3v verità libertà.

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Trieste

Il candidato del centrodestra  Roberto DiPiazza, con 212 delle 238 sezioni scrutinate, è avanti con  tra il 47,28%. Sfiderà al secondo turno il candidato del centrosinistra Francesco Russo che ha il 31,45%.  

Per quanto riguarda l'affluenza alle 238 sezioni, a Trieste si è presentato il 46%  degli elettori.  Alle elezioni comunali del 2016 l'affluenza era stata pari al 53,45%

Dieci aspiranti candidati sindaci e 21 liste collegate in campo per le comunali a Trieste. Roberto Dipiazza è appoggiato da sei liste: Lista civica Dipiazza per Trieste, Lega Salvini Fvg, Noi con l'Italia Dipiazza sindaco, Cambiamo Trieste, Fi, Fdi. Anche Francesco Russo è appoggiato da sei liste: Partito democratico, Uniti per un'altra città, Partito animalista ambientalista, Lista Russo punto franco, Ts 21-26 Russo sindaco e Noi pensionati insieme. Alessandra Richetti era la candidata sindaca del M5s. Gli altri candidati erano: Arlon Stok, Franco Bandelli, Riccardo Laterza, Giorgio Marchesich, Ugo Rossi, Aurora Marconi  e Tiziana Cimolino 

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Varese

In Lombardia Milano non era il solo capoluogo di provincia alle urne. A Varese è andato in scena un appassionante testa a testa che si risolverà solo al ballottaggio. Il sindaco uscente Davide Galimberti del centrosinistra è in testa con il 48,04% con 56 sezioni scrutinate su 85. Vicinissimo lo sfidante di centrodestra Matteo Bianchi con il 44,84.  

Calabria

Con 1.870 delle sezioni calabresi scrutinate su 2.421, il candidato del centrodestra Roberto Occhiuto è in testa con il 54,43% dei voti. Le elezioni regionali non prevedono alcun ballottaggio e la vittoria di Occhiuto è certa (anche il segretario Pd Letta gli ha fatto le congratulazioni).  Molto indietro Amalia Cecilia Bruni (centrosinistra) con il 27,80%; al terzo posto l'ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris con il 16,02% Mentre l'ex governatore Mario Oliverio si ferma all'1,76%. 

Il dato finale dell'affluenza alle urne, alle 15 di oggi, è del 42,16%, poco al di sopra delle precedenti regionali (42,01%) svolte il 26 gennaio 2020. La Calabria è l'unica regione chiamata al voto per scegliere, dopo la prematura scomparsa di Jole Santelli, il nuovo presidente della Giunta  ed eleggere 30 Consiglieri regionali. Quattro candidati alla presidenza.  In Calabria è Forza Italia il primo partito, un risultato sottolineato da Antonio Tajani:  "Erano settimane che aspettavamo questo giorno perché sapevamo che la Calabria voleva un presidente calabrese c raccogliesse l'eredità di Jole e che guidasse la Calabria verso una situazione completamente diversa. Sei il nostro orgoglio, a dimostrazione che la scelta voluta da Berlusconi innanzitutto è stata una scelta vincente". 

Suppletive

A scrutini terminati per le 292 sezioni del Collegio Toscana 12 per le elezioni suppletive alla Camera, il segretario del Pd Enrico Letta ha vinto con il 49,92% (33.391 voti). Il candidato del centrodestra Tommaso Marrocchesi Marzi ha ottenuto 25.303 voti pari al 37,83. Letta, che si era detto pronto a dimettersi in caso di mancata vittoria, commenta quella che per il Pd è un chiaro successo tra Suppletive e Amministrative:  "Abbiamo vinto sul territorio, non su twitter o nei salotti. Questi voti saranno tutti spesi, oltre che per i ballottaggi, per il tema del lavoro, dei giovani, della salute pubblica, della sostenibilità, della cultura e del rilancio del Paese". Per il segretario dem "Senza Berlusocni federatore la destra non vince. Questa destra non vince".

 

Nel collegio di Roma Primavalle, Andrea Casu (centrosinistra) è avanti con il  43,58% e sconfigge Pasquale Calzetta (centrodestra) fermo al 37,53%.