Elezioni 2021: Pd alla riscossa. Il centrodestra paga divisioni e candidati scelti tardi

Il centrosinistra trionfa a Milano, Napoli e Bologna. Letta esulta: "Si vince allargando la coalizione". Salvini fa autocritica: "Partiti in ritardo". Flop dei 5 Stelle

Enrico Letta e Matteo Salvini

Enrico Letta e Matteo Salvini

Torna a sorridere il centrosinistra, paga le divisioni il centrodestra. La prima partita delle amministrative è chiusa e il risultato finale è 3-1. A Milano incassa il bis Beppe Sala, che supera il 57% delle preferenze e vince la sfida con Luca Bernardoa Napoli fa il pieno Gaetano Manfredi, che con oltre il 64% si impone sul candidato del centrodestra Catello Maresca; infine a Bologna vola Matteo Lepore, che sfonda quota 60% contro il 30% scarso di Fabio Battistini. In queste ultime due città da sottolineare l'ottimo risultato dell'alleanza Pd-M5S.

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Il centrodestra segna il punto della bandiera mantenendo il governo della Calabria, l'unica Regione al voto: il forzista Roberto Occhiuto trionfa come da previsioni (percentuale intorno al 55%) sulla candidata del centrosinistra Amalia Bruni. Trieste e Torino vanno al ballottaggio, servirà il secondo turno anche a Roma: nella capitale è testa a testa tra il candidato del centrodestra Enrico Michetti e l'ex ministro dem Roberto Gualtieri. Buoni risultati per la sindaca uscente Virginia Raggi (5 Stelle) e Carlo Calenda.

Centrodestra in difficoltà

Un risultato amministrativo che spingerà tutti i partiti a fare conti e riflessioni a livello nazionale. A partire dal crollo dell'affluenza che si attesta al 54,69%, con il risultato peggiore di sempre a Milano e Torino. A pagare la fuga dalle urne sembra il centrodestra, come ammette il leader della Lega, Matteo Salvini: "La maggior parte dei cittadini non ha votato. È per me e per tutti un'autocritica. Occorre essere più concreti sulla vita reale. Non possiamo perdere tempo su vicende private. In alcune città abbiamo scelto troppo tardi i candidati da opporre al centrosinistra. Abbiamo offerto ai bolognesi o ai milanesi  poco tempo per conoscere i programmi. Abbiamo scelto i migliori rappresentanti, ma siamo arrivati tardi".

Ma è proprio al Nord che la coalizione di centrodestra dovrà interrogarsi: il Partito democratico è primo partito a Milano, Torino, Trieste e Bologna, mentre la Lega a Milano non arriva all'11% (alle Europee del 2019 era al 27). In Lombardia il risultato migliore arriva dalla provincia di Varese: il centrodestra vince al primo turno a Gallarate e Busto Arsizio, mentre nel capoluogo il parlmentare leghista Matteo Bianchi si avvia al ballottaggio con il sindaco uscente Davide Galimberti (Pd).

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Sfida Salvini-Meloni

La competizione interna Salvini-Meloni segnala un travaso di voti nel capoluogo lombardo in favore di FdI, che ha un balzo anche rispetto alle comunali del 2016. "La partita è ancora aperta e la più importante è Roma. Secondo i dati a disposizione, con un rapido calcolo, direi che FdI sui numeri assoluti si afferma come primo partito all'interno della coalizione", vede il bicchiere mezzo pieno Giorgia Meloni.

Esulta il Pd

Può festeggiare il Pd, nel quale Enrico Letta vince anche la sua partita personale conquistando il seggio di Siena per la Camera dei deputati. "Si vince allargando la coalizione, andando oltre il Pd. Abbiamo vinto sul territorio, non sui social o nei salotti. Questi voti saranno tutti spesi, oltre che per i ballottaggi, per il tema del lavoro, dei giovani, della salute pubblica, della sostenibilità, della cultura e del rilancio del Paese. Abbiamo dimostrato che la destra è battibile", le parole del segretario dem che non perde occasione per attaccare Salvini. "La destra vinceva quando aveva un federatore, Silvio Berlusconi. Senza di lui non vince più". Ma su un punto gli avversari al voto ma alleati nella maggioranza che sostiene Mario Draghi sono d'accordo: il governo non si tocca. Per Letta la vittoria del Pd addirittura "rafforza l'esecutivo", mentre Salvini avverte: "Se qualcuno usa il voto per abbattere il governo di unità nazionale si sbaglia di grosso".

Delusione Movimento 5 Stelle

Il voto non regala particolari soddisfazioni al Movimento 5 Stelle: risultati deludenti un po' dappertutto e la perdita di Torino e Roma, dopo il trionfo di cinque anni fa. Anche a Milano il M5S è intorno al 3% contro il 10,4% del 2016. Ma la vittoria a Bologna e Napoli indicano a Giuseppe Conte una traccia da seguire. "I risultati confermano l'enorme potenzialità del nuovo corso e la prospettiva seria di lavorare con le forze progressiste", afferma l'ex premier per il quale il voto di oggi è solo "il tempo della semina". E un segnale incoraggiante arriva da Napoli dove il Movimento incassa circa l'11,2% dei voti. Adesso si apre il tema delle scelte per il ballottaggio a Roma e Torino: una cosa è certa, garantisce Conte, "la nostra proposta politica non può avere alcuna affinità con le forze politiche di destra".