Elezioni comunali in Lombardia, un terzo dei candidati quasi certo della fascia tricolore

Circa 300 i piccoli centri con una sola lista

Elezioni comunali in Sardegna, si vota domenica 16 giugno. Foto d'archivio

Elezioni comunali in Sardegna, si vota domenica 16 giugno. Foto d'archivio

Milano, 27 maggio 2019 - Serviranno i controlli del giorno successivo. Lo spoglio preciso, fatto di analisi di schede nulle e bianche, ma molti candidati si sentono già la fascia tricolore sulle spalle. Non sono coloro che corrono per i tre capoluoghi lombardi, Bergamo, Cremona e Pavia, dove il ballottaggio si profila come un esito quasi scontato, ma quelli di una miriade di piccoli centri, circa un terzo dei 995 Comuni lombardi coinvolti in questa tornata elettorale, dove una sola persona aspirava alla carica di sindaco.

In pochissimi non è stato raggiunto il quorum previsto dall’affluenza, fissato al 50 per cento più uno degli aventi diritto. Se sarà raggiunta anche la maggioranza di voti validi, ad esempio, la Brianza ha già il suo primo sindaco eletto, nella piccola Aicurzio. Sarà Matteo Baraggia. Nel Milanese sono tre: Besate ha puntato su Gian Pietro Beltrami, Bubbiano su Patrizia Gentile, Trezzano Rosa su Diego Cataldo. Ma l’attesa per i risultati delle europee è fortissima nel capoluogo regionale. A due anni dalla fine del mandato di Beppe Sala alla guida della sua compagine di centrosinistra con un’affluenza più bassa rispetto a cinque anni fa di circa un punto percentuale, poco sotto il 60%, in molti si domandano quali saranno i risultati del centrosinistra e del Pd che anche alle disastrose politiche di un anno fa aveva largamente tenuto in città. «Inevitabilmente conterà anche il giudizio sull’operato della Giunta», dice il sindaco Sala. Ma per un responso completo si attende di capire anche se lo spoglio di stamane regalerà dati confortanti al centrosinistra che fin qui ha governato anche il trittico di capoluoghi provinciali lombardi alle urne: Bergamo, Cremona e Pavia. Difficile pensare a una tripla riconferma.