Ddl Zan oggi Senato, battaglia all'ultimo voto. Renziani decisivi, ecco i numeri in Aula

Il testo approvato alla Camera, senza modifiche, può contare tra i 130 e i 145 sì. Sulla carta, i voti contrari vanno da 145 a 158

Ddl Zan: dibattito in Senato

Ddl Zan: dibattito in Senato

Oggi il ddl Zan approda in aula al Senato e sarà battaglia all'ultimo voto. Stando alle posizioni assunte dai partiti, i voti favorevoli al testo così com'è, senza modifiche, si attestano su una forbice che oscilla tra i 130 e i 145 sì. Numeri che da soli, senza i renziani, sarebbero insufficienti a blindare il testo.

Sulla carta, i voti a sostegno della legge sono dei 75 senatori M5s e dei 38 del Pd, cui aggiungere due elle Autonomie e 6 senatori di Leu; inoltre, si calcolano circa una decina dal gruppo Misto. I voti contrari, nel caso non si apportassero modifiche al testo, sono così composti: 51 senatori di Forza Italia (ma alcuni azzurri potrebbero votare a favore, come accaduto alla Camera), 20 di Fratelli d'Italia, 64 della Lega e 7 di Identità e Azione,  cui andrebbero aggiunti altri voti dal Misto per un totale che si aggira da un minimo di 145 voti contrari fino a toccare anche 155-158 no.

Determinanti, dunque, i voti dei 17 senatori di Italia viva. Il partito di Renzi alla Camera ha votato a favore, ma al Senato chiede modifiche al testo, spingendo per un'intesa con le forze di centrodestra che sostengono il Governo. 

Intanto, prima del passaggio in aula a Palazzo Madama, è da registrare un flash mob di Fratelli d'Italia contro il disegno di legge firmato Zan. I senatori del partito di Giogia Meloni hanno manifestato sotto Palazzo Madama dietro lo striscione "Liberi di essere liberi, liberi di pensare. No ddl Zan". Fratelli d'Italia, intanto, prepara la battaglia parlamentare sul tema. "Presenteremo una pregiudiziale di costituzionalità già questo pomeriggio - ha annunciato il vice presidente del Senato Ignazio La Russa, perché questa legge è incostituzionale". "E' un ddl pericoloso, limita la libertà di opinione, è liberticida", ha affermato il capogruppo al Senato Luca Ciriani.

E una pregiudiziale di costituzionalità verrà presentata anche dalla Lega, movimento che, al contrario dei meloniani, fa parte della maggioranza che sostiene il premier Mario Draghi.