Ddl concorrenza: ok del Governo alla riforma. Cosa cambia

Voto all'unanimità in Consiglio dei ministri. Salta la norma che velocizzava l'autorizzazione a nuovi inceneritori

Il presidente del Consiglio Mario Draghi

Il presidente del Consiglio Mario Draghi

Il Consiglio dei Ministri ha approvato all'unanimità il ddl concorrenza, la cui bozza era emersa nei giorni scorsi. Tra le limature apportate prima dell'ok sarebbe saltato l'articolo 12 contenente la norma che accelerava l'iter autorizzativo per nuovi inceneritori.

Gli obiettivi del Governo

Le linee alla base della riforma della concorrenza sono state chiarite dal premier Mario Draghi nel suo intervento introduttivo. "Nel recente passato, i Governi italiani hanno preso due strade sul fronte della concorrenza. Alcuni hanno provato a passare delle misure molto ambiziose senza però cercare il consenso politico. Il risultato è stato che in larga parte questi provvedimenti non sono stati attuati, anche per l'opposizione di tanti gruppi d'interesse. Altri Governi hanno invece ignorato la questione. La legge che ci apprestiamo a varare dovrebbe avere natura annuale. Eppure, dal 2009 a oggi, è stata approvata una sola volta, nel 2017, a due anni dalla presentazione. Questo Governo intraprende una terza strada, che crediamo possa essere più efficace. Avviamo un'operazione di trasparenza e mappiamo tutte le concessioni in essere, come quelle relative alle spiagge, alle acque minerali e termali, alle frequenze. I cittadini potranno così verificare quanto ciascun concessionario paghi per esercitare la sua attività. Ci aspettiamo che questo esercizio metta in metta in evidenza la frammentazione delle competenze tra amministrazioni centrali e territoriali e la scarsa redditività per il Governo della maggior parte delle concessioni".   

Servizi telefonici premium

Tra i punti del ddl che interessano una vasta fetta di pubblico quella che riguarda i servizi telefonici premium-. Le compagnie telefoniche devono acquisire la prova del previo consenso del cliente prima di addebitare costi di servizi in abbonamento offerti da terzi. Lo prevede la bozza del ddl Concorrenza, per contrastare il persistente fenomeno delle attivazioni inconsapevoli, fraudolente e irregolari. Si stabilisce il divieto anche di attivare senza il consenso espresso e documentato dell'utente servizi in abbonamento da parte degli stessi operatori o di terzi, inclusi quelli per contenuti digitali forniti con SMS e MMS, sia tramite connessione dati, con addebito su credito telefonico o documento di fatturazione

Nomina dei primari

Il ddl interviene sui principi cui devono attenersi le regioni per le procedure per il conferimento dell'incarico di primario. Fra le novità, è previsto che la commissione non presenti più al direttore generale una terna ma rediga una graduatoria (su curricula, titoli professionali, volumi di attività, aderenza al profilo ricercato e colloquio). Poi il dg nomina chi ha il miglior punteggio. In caso di dimissioni o decadenza del dirigente entro due anni, viene sostituito scorrendo la graduatoria anziché con uno dei due professionisti nella terna. Non solo. Il "rispetto del principio della parità di genere" dovrà essere assicurato nelle nomine dei dirigenti medici nella sanità e nelle procedure di nomina per le autorità indipendenti.  

Farmaci

Il ddl supera l'attuale obbligo per il titolare dell`autorizzazione alla distribuzione all`ingrosso di detenere almeno il 90% dei medicinali in possesso di una AIC, riducendo il vincolo ad un assortimento idoneo a rispondere alle esigenze territoriali; elimina gli ostacoli all'ingresso sul mercato dei farmaci generici; incentiva le aziende farmaceutiche alla definizione del prezzo di rimborso (che è negoziato con Aifa, l'agenzia italiana del farmaco), prevedendo che in caso di inerzia sia applicato l'allineamento al prezzo più basso;

Taxi

Il Consiglio dei ministri conferma la delega sui taxi, che consente di avere più tempo per mettere a punto gli interventi e per trovare le intese nella maggioranza. Sulla norma che riguarda il trasporto pubblico non di linea la discussione su alcuni aspetti del testo sarebbe ancora aperta. Il ministro leghista   Giancarlo Giorgetti avrebbe chiesto un esplicito riferimento a tutele per chi ha già la licenza. Sarebbe poi destinata ad essere modificata la lettera g del testo, che riguarda le sanzioni. Con una delega saranno anche riordinati i servizi pubblici locali.

Idroelettrico

Previsto l'obbligo di parametri competititvi,equi  etrasparenti per l'assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche, sulla base di un'adeguata valorizzazione economica dei canoni concessori e di un'idonea valorizzazione tecnica degli interventi di miglioramento della sicurezza delle infrastrutture esistenti. Il percorso di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche deve essere avviato entro il 31 dicembre 2022: decorso tale termine, il Ministero delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili promuove l`esercizio dei poteri sostituivi.

Gas

Vanno incentivate tramite investimenti e nuove regole di trasparenza le gare per assegnare il servizio di distribuzione del gas. In particolare, si introducono incentivi in favore degli enti locali per svolgere tempestivamente gare di assegnazione con particolare riguardo alla valutazione economica delle reti e degli impianti di distribuzione.

Assicurazioni

Per quanto riguarda le assicurazioni, si estende l`obbligo di adesione alla procedura di risarcimento diretto anche alle imprese con sede legale in altri Stati membri che però operano sul territorio italiano.

Balneari stralciati

Come confermato dal ddl sono state stralciate le liberalizzazioni riguardanti le concessioni di ambulanti e balneari. "Bene l'esclusione dei balneari dal disegno di legge sulla concorrenza- Bene anche la ricognizione delle concessioni dei beni, del resto già prevista nella riforma della disciplina contenuta nella legge 145/2018 (legge finanziaria 2019). È tempo che si applichi, senza indugio, questa legge che delinea un percorso di riforma della materia non più dilazionabile. Non può vivere nell'incertezza la balneazione attrezzata italiana costituita da 30.000 imprese con 1 milione fra addetti diretti e indiretti". A dirlo Antonio Capacchione, presidente del Sindacato italiano balneari aderente a Fipe/Confcommercio. La liberalizzazione delle concessioni "è una vicenda delicata e complessa - ha spiegato - tanto da aver dato luogo a contrasti giurisprudenziali che hanno richiesto, persino, la fissazione dell'adunanza plenaria del Consiglio di Stato. La decisione del Consiglio di Stato (attesa per le prossime settimane), sarà importante ancorché spetti alle istituzioni rappresentative (governo, parlamento e regioni), risolvere questa intricata vicenda con un giusto bilanciamento fra la concorrenza e i diritti fondamentali delle aziende attualmente operanti, salvaguardando la balneazione attrezzata italiana che costituisce un prezioso vantaggio competitivo del Paese nel mercato internazionale delle vacanze".