Conte medita le dimissioni. Rosato (Iv): "Se il premier vuole risolviamo tutto in due ore"

Duro attacco di Zingaretti a Renzi. Poi, lancia un appello ai costruttori: "Uniti per affrontare i mesi drammatici della pandemia"

Il premier Giuseppe Conte

Il premier Giuseppe Conte

Roma, 17 gennaio 2021 - Il conto alla rovescia è partito: domani, lunedì 18 gennaio, il premier Giuseppe Conte si recherà alla Camera per rendere comunicazioni sulla situazione politica e martedì alle 9.30 ci sarà il passaggio in Senato. L'intervento sarà seguito dal voto su risoluzioni di maggioranza e opposizione, secondo le procedure delle votazioni 'fiduciarie'. Ma il presidente del Consiglio avrà o non avrà i numeri per andare avanti? Troverà un sostegno, soprattutto al Senato. In un clima di incertezza non è nemmeno sicuro che la conta ci sarà veramente. Perché Conte potrebbe dimettersi già domani, prima del voto di fiducia alla Camera. E, mentre le opposizioni, soprattutto Matteo Salvini e Giorgia Meloni, continuano a chiedere a Conte di dimettersi e tornare al voto, oggi si tiene la Direzione del Partito democratico per decidere cosa fare.

Zingaretti: "Fatto di tutto per scongiurare la crisi"

Una cosa è "rifiutare il rischio immobilismo" del governo come ha fatto il Pd, "altro è distruggere e aprire una crisi al buio che è l'opposto di migliorare l'azione del governo". E' con un duro attacco a Matteo Renzi che Nicola Zingaretti ha esordito alla Direzione del Pd. E ha sottolineato: "Se non si rispettano le opinioni degli altri, avendo la presunzione di tenere in considerazione solo le proprie, allora viene meno la fiducia e la possibilità di lavorare insieme". Il leader del Pd ha aggiunto: "Abbiamo fatto di tutto in queste ultime settimane per scongiurare la crisi, ascoltando tutti e promuovendo una verifica e un rilancio dell'azione di governo". Poi, ha ribadito che deve essere il Parlamento a decidere come procedere, in quella sede ognuno si deve assumere le proprie responsabilità. E ha lanciato un appello: "Ci sta una ragione politica alla base di questa richiesta, legata all'interesse dell'Italia che è quella di riconoscere che ci sono in Parlamento delle sensibilità democratiche, liberali ed europeiste presenti che possono unirsi e convergere con questo spirito".  "E noi questo lo facciamo alla luce del sole, in maniera trasparente vedremo l'esito di questo pronunciamento e quale forma politica ne deriverà. Lo facciano perché abbiamo il dovere di farlo, non il diritto, per un esecutivo che dovrà affrontare mesi drammatici della pandemia - ha spiegato Zingaretti - la campagna delle vaccinazioni, la ricostruzione, difendere lavoro e sociale e rilanciare una politica europeista che il nostro paesi ha contribuito a costruire".

Renzi: "Imbarazzante tentativo di buttare la crisi su di me"

La replica di Matteo Renzi non si è fatta attendere. A Mezz'ora In Piu' su Rai3, il leader di Italia Viva ha detto: "Il tentativo di buttare la crisi di governo su di me, sui miei rapporti con il Pd, con Conte, sta diventando, francamente, imbarazzante"

Rosato: "La crisi? Se Conte vuole risolviamo in due ore"

"Il presidente Conte, se vuole, la crisi la risolve oggi pomeriggio, non occorre neanche andare in Aula. Se pensa di aver fatto tutto bene, allora si andra' avanti. Se pensa che ci sono sue responsabilita', che e' pronto a mettere sul tavolo in una riunione con la coalizione, allora i problemi si risolvono in due ore. Se invece c'e' una chiusura vuol dire che ce li porteremo. Ma non mancheranno i nostri voti sui provvedimenti". E' quanto ha ribadito il presidente di Italia Viva Ettore Rosato.  Lo sviluppo della situazione, ha osservato ancora  "non credo dipenda da noi ma da cosa decideranno di fare la maggioranza di governo e il presidente Conte. Noi quello che avevamo da dire lo abbiamo scritto, in piu' occasioni, abbiamo descritto delle situazioni che andavano risolte, dopodiche' non abbiamo avuto risposta". Per esempio, sul Recovery "molte cose, alcune cose importanti, sono state accolte e anche condivise, ma se non avessimo fatto quell'azione di forza... Il metodo in quella maggioranza va rivisto: non ci vogliono piu' in maggioranza? Io non sono qui a chiedere di rientrare ma dico  guardate che con quel metodo non andate a risolvere i problemi. Il problema non e' Renzi ma le questioni che abbiamo posto. Trovate una soluzione. La trovate da soli? Bene, ma trovatela. L'Italia oggi sta soffrendo. Non si puo' mettere la sofferenza sotto il tappeto e continuare a dire che siamo i migliori del mondo e stiamo facendo tutto benissimo, che non ci sono problemi. Non e' cosi'". Ad ogni modo, Rosato ha ricordato che la mano tesa nei confronti del governo "non l'abbiamo mai ritirata" mentre "nel mese di tempo da quando abbiamo posto questioni alle nostre dimissioni non abbiamo mai ricevuto neanche una telefonata, e nessuno ha fatto una telefonata per dire 'voglio ricucire'. Non avevamo voglia di potere, abbiamo voglia di risposte nel merito, di contenuti, di capacita' del Paese di rispondere all'emergenza". olto accidentata e probabilmente breve.

Renzi: "Imbarazzante tentativo di

Di Maio: "No agli irresponsabili"

I 5 stelle sono compatti al fianco di Conte: "Non lasceremo mai gli italiani nelle mani di persone irresponsabili - scrive Di Maio su Facebook - Dobbiamo difendere il diritto alla salute dei cittadini. Bisogna sostenere autonomi, commercianti, partite IVA, chi porta avanti il Paese creando occupazione e posti di lavoro". In un post su Facebook  Vito Crimi, Alfonso Bonafede e i capigruppo M5S di Camera e Senato scrivono: "Matteo Renzi ha fatto una scelta molto grave che ha separato definitivamente le nostre strade"