Caso Cospito, bufera sulle parole di Donzelli. Fontana istituisce giurì d'onore

Il deputato FdI: "Serracchiani e altri hanno incontrato Cospito mentre parlava con i mafiosi. La Sinistra dica da che parte sta". Il Pd insorge: "Le sue parole hanno rilevanza penale, Meloni che dice?". Ma il deputato: "Non mi scuso, pronto al giurì d'onore". Serracchiani: "Mai messo in dubbio 41bis, intervenga Fontana"

Roma, 31 gennaio 2023 - "Io voglio sapere se la sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi". Così in Aula alla Camera il deputato di Fratelli D'Italia Giovanni Donzelli, innescando un feroce dibattito. Donzelli ha attaccato l'anarchico Alfredo Cospito, definendolo "un influencer che usa il 41 bis per far cedere lo Stato", e i parlamentari del Pd che si sono recati in carcere a fargli visita. Dura reazione dei Dem che hanno chiesto l'intervento del presidente della Camera Lorenzo Fontana. L'inquilino di Montecitorio ha parlato nel pomeriggio di fronte all'Aula, spiegando che "nell'ambito delle prerogative previste dal regolamento, è stato richiesto al presidente di nominare una apposita commissione che sarà incaricata di verificare quanto avvenuto e la fondatezza di quanto affermato". Servirà quindi un cosiddetto Giurì d'onore per fare chiarezza sul caso. "Nella parte antimeridiana della seduta", ha detto la terza carica dello Stato riferendosi "sia alle espressioni contenute nell'ultima parte dell'intervento del deputato Donzelli che nelle affermazioni rese successivamente da altri deputati anche delle opposizioni, la dialettica politica è andata senza dubbio oltre il rispetto reciproco".

Sommario

Chi è Alfredo Cospito, l'anarchico al 41 bis

Le parole di Donzelli

"Cospito è un terrorista e lo rivendicava con orgoglio dal carcere. Dai documenti che si trovano al Ministero della Giustizia, Francesco Di Maio del clan dei casalesi diceva, incontrando Cospito: 'Pezzetto dopo pezzetto si arriverà al risultato', che sarebbe l'abolizione del 41 bis. Cospito rispondeva: 'Dev'essere una lotta contro il 41 bis'", ha affermato il deputato di Fdi. "Ma lo stesso giorno, il 12 gennaio 2023, mentre parlava con i mafiosi, Cospito incontrava anche i parlamentari Serracchiani, Verini, Lai e Orlando. Io voglio sapere se la sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi", ha concluso. 

Le parole del deputato Donzelli (Dire)
Le parole del deputato Donzelli (Dire)

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Serracchiani: "Intervenga Fontana"

Debora Serracchiani, capogruppo del Pd e una degli "accusati" da Donzelli, ha chiesto l'intervento del presidente della Camera, Lorenzo Fontana. "Abbiamo posto come prioritaria la soluzione della questione di stamani in Aula. Riteniamo debba essere il presidente della Camera ad intervenire in quanto Donzelli non ritiene di poter fare da solo", ha detto Serracchiani lasciando la conferenza dei capigruppo che è stata anticipata. A quanto si apprende, Fontana incontrerà il deputato Donzelli e anche il capogruppo di Fdi, Tommaso Foti.

Donzelli: "Mia linea è quella del partito"

"Le parole di Donzelli sono gravissime e hanno contenuto e carattere di rilevanza penale", ha affermato Serracchiani in un punto stampa fuori da palazzo Montecitorio dopo la bagarre in Aula. "Visto che Donzelli ha importanti ruoli istituzionali, ci chiediamo se questa sia la posizione del presidente Meloni", ha aggiunto. La capogruppo del Pd ha ribadito che non hanno "mai messo in dubbio il 41bis", i parlamentari si sono recati in carcere solo "per verificare le condizioni di salute di questa persona e per capire se potesse essere seguito adeguatamente". 

Il Pd ha chiesto le scuse di Donzelli, ma il deputato non cede. "Le scuse? No. Andrò volentieri al giurì d'onore per chiedere al Pd di chiarire le sue parole". E ribatte: "Mi auguro che la sinistra italiana che sta balbettando su Cospito chieda scusa agli italiani". Secondo l'esponente di Fdi, la sua linea coincide con quella del partito: "Si è espresso il capogruppo di Fratelli d'Italia, il responsabile dell'organizzazione, forse qualche iscritto non sarà d'accordo ma direi che il partito ha parlato. Meloni? Non le ho parlato, non la chiamo prima di intervenire, ma credo che non vada trascinata la premier in un dibattito tutto parlamentare", ha detto conversando con i cronisti in Transatlantico.

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio, in difesa dei quattro parlamentari, ha detto in conferenza stampa che esclude "in via assoluta che vi sia un rapporto con esponenti, non solo del Pd, ma di qualsiasi gruppo parlamentare". "È scritto nella legge che i parlamentari hanno sempre il diritto di visitare i detenuti. Ed è un dovere dei deputati fare questa sorta di visita pastorale", ha aggiunto. 

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Lega: sinistra non entra nel merito. Retromarcia M5s

"Gli attacchi contro Giovanni Donzelli stanno facendo perdere l'orizzonte del dibattito, che oggi avrebbe dovuto essere centrato sull'istituzione della commissione Antimafia". Lo dichiara Andrea Crippa, deputato e vicesegretario della Lega. "Soprattutto, la sinistra non entra nel merito del fatto che, come si evince dalle carte, Cospito parlasse con esponenti dei clan", aggiunge. "Serve maggiore senso di responsabilità, non reazioni scomposte, soprattutto su temi come il contrasto alla mafia", ha concluso. Secondo quanto appreso dall'Ansa da fonti parlamentari del centrodestra, Matteo Salvini avrebbe espresso "piena sintonia" nei confronti di Donzelli nel corso di una telefonata.

In confusione, invece, il Movimento 5 stelle. Il M5s è intervenuto prima con Cafiero De Raho e poi con Vittoria Baldino, ma i due interventi sono stati molto diversi tra loro. Per Cafiero De Raho il 41 bis nei confronti di Cospito non si discute, e la politica non deve interferire. Una posizione simile a quella della maggioranza, ben diversa invece da quella del Pd. Dopo una serie di scambi fra i banchi della maggioranza e quelli dell'opposizione a mettere una pezza arriva Vittoria Baldino che ha aggiustato il tiro esprimendo vicinanza ai quattro deputati del Pd. "È un'accusa molto pesante che trascende la dialettica politica in quest'aula. Dire che i parlamentari abbiano incoraggiato un condannato al 41 bis in una battaglia è un'accusa molto pesante", dice la Baldino. Poi mette il punto finale Francesco Silvestri, capogruppo del partito alla Camera, dicendo che le parole di Donzelli non sono altro che "uno show imbarazzante", messo in scena per "coprire le scelte scellerate e i passi indietro che in questi mesi la sua maggioranza ha compiuto".