Congresso Pd, Alfieri: "Avrei scelto tempi più rapidi"

Il vicepresidnete dei senatori dem: "C'è bisogno di un'opposizione democratica in salute nelle istituzioni e nel Paese"

"Avrei scelto tempi più rapidi, all'altezza della fase politica che stiamo vivendo. Tuttavia, penso che con senso di responsabilità debba prevalere la condivisione più larga possibile delle regole del nostro congresso".Così il vicepresidente dei senatori del Pd, il varesino Alessandro Alfieri, commenta il lancio delle primarie dem da parte del segretario Enrico Letta

Alfieri affida le sue riflessioni a un lungo post su Facebook. "Adesso, finalmente, possiamo partire. Lo faremo il 7 novembre con un appello a tutti coloro che vogliono contribuire a rigenerare il Partito democratico. Non solo a chi è già iscritto o a chi se n'è andato, ma soprattutto a chi ha passione civica e desidera essere parte di questo nuovo inizio. C'è bisogno di un'opposizione democratica in salute nelle istituzioni e nel Paese e specialmente di un grande partito di centrosinistra che ritrovi la sua identità per affrontare le grandi sfide che abbiamo davanti. Dovrà essere un percorso congressuale aperto e partecipato che preveda luoghi di discussione e di confronto. In un panorama costellato da partiti personali, siamo gli unici a coinvolgere centinaia di migliaia di persone nella scelta del proprio leader. Ai primi di marzo avremo il nuovo segretario del Pd. Ma il congresso è partito. Sta a noi esserne i protagonisti parlando al Paese a partire da coloro che abbiamo deluso. Non dobbiamo nascondere i problemi, nè i nostri errori: abbiamo perso, la botta è stata forte. Non possiamo negarlo. Ora però è tempo di rimetterci in cammino, mettendoci tutti in gioco. È il tempo del riscatto e dell'orgoglio. Di una storia, di un'idea politica".