Cinque Stelle, espulsi altri tre deputati

Salgono a 36 i parlamentari cacciati dal Movimento. Lezzi: "Non mi umilierò"

Beppe Grillo

Beppe Grillo

Roma  - Anche i deputati Yana Ehm, Cristian Romaniello e Simona Suriano, che non hanno risposto alla chiama sulla fiducia al governo Draghi, sono stati posti fuori dal gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle alla Camera. La loro posizione, si apprende sempre da fonti parlamentari, sarebbe assimilabile a quella di chi ha votato contro, o si è astenuto. In particolare, le loro stesse dichiarazioni pubbliche "hanno tolto ogni dubbio", questa la motivazione, a proposito delle ragioni delle loro assenze durante il voto. Che fosse in corso una verifica delle singole posizioni si era appreso durante il voto al nuovo esecutivo, cosi' come si era appreso gia' che in assenza di giustificazioni considerate valide sarebbero stati considerati come quanti non hanno rispettato le indicazioni di voto del gruppo. 

 

Barbara Lezzi (Ansa)
Barbara Lezzi (Ansa)

Lezzi al vetriolo

Il perdono di Giuseppe Conte e Beppe Grillo per rientrare nei Cinquestelle? No, grazie. "Non mi presterò a umiliare me stessa e le mie ragioni- per dirla con la senatrice Barbara Lezzi, espulsa - non saranno i caminetti e i leader occulti improvvisati nelle call a farmi cospargere il capo di cenere". L'avvento dell'era Conte nel Movimento potrebbe portare al primo atto di clemenza nei confronti dei parlamentari cacciati per non aver votato la fiducia a Draghi. Per chiudere così tutti i contenziosi legali ed evitarne altri.

Alessandro Di Battista
Alessandro Di Battista

Diba&C

Sono trentasei i parlamentari (15 senatori e 21 deputati) che hanno detto no alla fiducia a Mario Draghi e sono stati di conseguenza espulsi. Per loro potrebbero riaprirsi a breve le porte del Movimento. Ma non tutti fanno la fila per ricevere il perdono. A cominciare da Alessandro Di Battista, a cui tanti continuano a guardare. "Rispetto totale per Conte. Ma io ho lasciato il M5S non per l'assenza (in quel momento) di Conte. Ma - ribadisce oggi su Instagram- per la presenza al governo con Draghi, Pd, Berlusconi, Salvini, Bonino, Brunetta, Gelmini. Non ho nulla a che vedere con un Movimento che fa parte del governo dell'assembramento pericoloso. Un abbraccio a tutti e grazie per il sostegno"