Ideologia o poltrona, l’eterno valzer dei cambi di partito

Dalla fuga da Forza Italia alle scissioni del Partito democratico: nuove versioni del vecchio vizio del trasformismo

Il Parlamento (Ansa)

Il Parlamento (Ansa)

Milano, 9 agosto 2020 - C’è quello che nel suo partito non ci si trova più e lascia una strada sicura per un’avventura che mette a rischio la poltrona. E c’è invece chi più dell’ideologia valuta il proprio avvenire e abbandona «sempre in perfetta coerenza» la nave che affonda per il carro del (supposto) vincitore.

Nuove versioni del vecchio vizio del trasformismo. Che in Lombardia non ha mai perso vigore, in tutti gli schieramenti. I sondaggi danno in ribasso le fortune elettorali di Forza Italia, che un tempo raccolse schiere di naufraghi da Dc e Psi. E ora parte la fuga. Silvia Sardone, consigliera regionale e a Palazzo Marino, ha solo anticipato la scelta del marito, Roberto Di Stefano, sindaco di Sesto San Giovanni, che è l’ultimo acquisto della Lega di Salvini. Il procinto di compiere lo stesso tragitto, Alan Rizzi, Alessandro Fermi e Simona Tironi. Ma ci sono anche quelli che hanno deciso di passare a FdI. Come Federico Romani. Stesso approdo e stessa partenza, spesso, anche sul territorio. A Brescia, Cristina Almici – sindaco di Bagnolo – è passata da da FI a FdI. Come l’ex primo cittadino Sandro Sala. Diverso il caso di Giuliana Cominetti, di Lodi. Già alleata (civica) del centrosinistra di Lorenzo Guerini, quando era sindaco della città, era passata a Forza Italia e ora, recentemente a FdI.

E sul fronte opposto? Qui da registrare ci sono gli strascichi delle tante scissioni del Pd. Eugenio Comincini, ex sindaco di Cernusco sul Naviglio, renziano di ferro ha seguito il leader in Italia Viva. Stessa strada per la consigliera regionale Patrizia Baffi, da Codogno. Che era stata scelta dalla maggioranza di centrodestra per guidare la commissione regionale sul caso Covid e che si è dimessa su pressioni del resto dell’opposizione. C’è poi chi da Pd è andato verso posizioni diverse: Silvio Aimetti, a Varese, ha scelto i Verdi. Altri in passato, hanno fatto esperienza al centro, nella sinistra Dc, passando dalla Margherita e poi al Pd, per poi lasciarlo, come l’ex senatrice Emanuela Baio, passata ad Api di Rutelli quando era ancora in Parlamento, poi ricandidata con Monti e Scelta Civica. E alle ultime amministrative, nel piccolo paese brianzolo di Bernareggio, si era candidata con l’appoggio della Lega. In direzione opposta, invece, Siria Trezzi, ex sindaca di Cinisello, indagata, che da Sel era approdata al più moderato Pd.