Vilipendio a Napolitano, Umberto Bossi chiede i servizi sociali

Il "senatur" ha presentato istanza alla Procura di Brescia. Il tribunale, dopo la condanna, aveva invece sospeso la pena

Umberto Bossi - LaPresse

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Brescia, 10 ottobre 2018 - Umberto Bossi vuole scontare la condanna a 1 anno e 15 giorni per vilipendio al presidente della Repubblica svolgendo servizi socialmente utili. L'istanza di affidamento ai servizi sociali come pena alternativa al carcere è stata depositata oggi dal suo difensore, l'avvocato Domenico Mariani, alla procura generale di Brescia che inoltrerà la richiesta ai giudici del Tribunale di Sorveglianza di Brescia. Il verdetto è atteso nei prossimi giorni. La condanna riguarda il duro attacco sferrato dal fondatore della Lega all'allora capo dello Stato il 29 dicembre dal palco della "Berghem Frecc", la festa provinciale del Carroccio di Albino, nella Bergamasca: "Napolitano nomen omen, non sapevo fosse un terun", disse Bossi mimando il gesto delle corna con la mano. Finito sotto processo davanti al Tribunale di Bergamo, fu condannato a 18 mesi di carcere. Pena poi ridotta dalla Corte d'Appello di Brescia a un anno e 15 giorni e diventata definitiva con la conferma della sentenza da parte della Cassazione. Il 26 settembre la Procura Generale di Brescia aveva firmato un ordine di carcerazione, emettendo subito dopo un decreto di sospensione dell'esecuzione della pena.