Ruby ter, processo sospeso fino a quando Berlusconi sarà ricoverato: stop a prescrizione

Il processo rinviato al 19 maggio, il tribunale potrebbe predisporre anche una perizia medica sul Cavaliere

Sostenitori di Berlusconi fuori dal San Raffaele (Imagoeconomica)

Sostenitori di Berlusconi fuori dal San Raffaele (Imagoeconomica)

Il processo milanese sul caso Ruby ter è «sospeso», con sospensione dei termini di prescrizione, fino a che Silvio Berlusconi, ricoverato dal 6 aprile scorso, non sarà dimesso dal San Raffaele.

Lo hanno deciso i giudici della settima penale, accogliendo l'istanza di legittimo impedimento per motivi di salute presentata dal legale Federico Cecconi e rinviando l'udienza al 19 maggio, quando si verificherà se ci saranno state o meno le dimissioni. In caso di uscita dall'ospedale dell'ex premier per quella data, se la difesa segnalerà ancora problemi di salute, il Tribunale valuterà di disporre una perizia con accertamenti medici.

Il processo Ruby ter riguarda la presunta corruzione di testimoni nel processo Ruby sulle "cene eleganti" a casa Berlusconi. In particolare sotto osservazione i pagamenti che l'ex presidente del consiglio verserebbe mensilmente alle cosiddette Olgettine, come vengono soprannominate alcune delle ragazze che partecipavano alle feste a casa di Silvio Berlusconi.

Il legale Cecconi oggi in aula ha depositato altri documenti medici sulle condizioni di Berlusconi con «dati sensibili» e che sono stati letti attentamente dai giudici. Così la difesa ha esposto, con questo ulteriore deposito di carte, il «perdurare delle condizioni che comportano il mantenimento del ricovero ospedaliero per Berlusconi». Sempre il difensore ha chiarito che «la difesa non si opporrà ad eventuali ulteriori accertamenti che vorrà disporre il Tribunale». Il pm Luca Gaglio, da un lato, non si è opposto all'istanza di legittimo impedimento depositata per l'udienza di oggi, data la «patologia in corso accertata», mentre ha sollevato «perplessità» su «prognosi» indicate in altre relazioni mediche per chiedere, come ha fatto la difesa, un «rinvio lungo di 2 o 3 mesi» del processo, perché in queste prognosi, ha detto Gaglio, «si parla al condizionale». I giudici, infine, hanno deciso uno stop del processo fino a quando Berlusconi sarà ricoverato.