Maratona di canoa, un ungherese vince la Vigevano-Pavia sul Ticino

I migliori atleti del mondo protagonisti dell'edizione numero 49 sulle sponde del Ticino, prova generale dei mondiali in Cina. I promotori: "Vogliamo far tornare l'amore per il nostro fiume"

La tradizionale competizione sul Fiume Azzurro

La tradizionale competizione sul Fiume Azzurro

Pavia, 30 settembre 2019 - Gli atleti migliori al mondo del K1 sono stati protagonisti ieri della 49ª edizione della Vigevano-Pavia Canoe Marathon, classica gara di canoa maratona organizzata dalla Canottieri Ticino. Una sorta di prova generale in vista dei campionati mondiali che tra tre settimane si disputeranno in Cina. La competizione di circa 40 chilometri è partita da Vigevano per raggiungere la sede della Canottieri sulle sponde del Ticino, a Pavia.

"Fa impressione vedere come, quasi 40 chilometri - ha commentato il presidente del Comitato organizzatore Carlo Pietra, 54 anni, che va sul fiume da quando era un bambino - il finale venga deciso per qualche secondo. Questo rende entusiasmante la competizione". La gara ormai storica è nata per valorizzare le bellezze del fiume azzurro. L’ideatore è stato Marino Valle, che nel 1968 riuscì a realizzare il progetto di una manifestazione di canoa sulla lunga distanza sul Ticino. Allora Valle fu il solo canoista della Ticino a partecipare perché si riteneva indispensabile che la società organizzatrice avesse un suo rappresentante. Tutto cambiò nel 1974, quando la gara fu aperta anche alle canoe olimpiche, che prima di allora si riteneva non fossero idonee ad affrontare un percorso con forte corrente e giri d’acqua spesso vorticosi che ne potevano compromettere la stabilità. Oggi la manifestazione è di alto livello e vede la partecipazione di molti atleti internazionali. A tagliare per primo il traguardo, infatti, è stato l’ungherese Aranyosi Gabor che aveva già vinto anche due anni fa. "E' stata una gara bellissima - ha commentato il vincitore, mentre attendeva di essere premiato - che si è disputata in una giornata ottima per pagaiare. Sono molto felice per la mia vittoria, ma sono ancora molto più contento perché, tra poche settimane, andrò in Cina per i Mondiali". Oltre alla classica in K1 e alla K1+K2 con il cambio barca a Bereguardo, dove i due compagni di squadra hanno lasciato l’imbarcazione singola per percorrere gli ultimi 20 chilometri di gara in doppio, ieri si è svolto anche il Festival Zanzadrago, riservato ai dragon boat, la discesa turistica in canoa, la Barcé Marathon e la maratona dei Sup, il surf in piedi.

"Purtroppo il nostro dragon boat non ha vinto la gara - ha aggiunto Carlo Pietra -. È la prima volta che accade e sarà uno stimolo a fare meglio fin dal prossimo anno, 50ª edizione". E, in vista della prossima edizione, si pensa anche all’amore che i pavesi non hanno più per il fiume. "Una volta il Ticino era molto importante per i pavesi - ha concluso Pietra -. Purtroppo, negli ultimi anni, questo amore è andato scemando. Attraverso manifestazioni come la Vigevano-Pavia cerchiamo di far amare il fiume come un tempo e trasmettere una passione che possa contagiare".