Pavia-Menicucci, è divorzio Troppo tesi i rapporti nel club

Finisce l’era del direttore generale, protagonista della rinascita del sodalizio. In arrivo una serie di partite delicate, a iniziare dalla trasferta a Vergiate

La situazione tesa delle ultime settimane in casa Ac Pavia 1911 aveva fatto intendere che prima o poi si sarebbe arrivati alla resa dei conti per due linee operative all’interno del club di via Alzaia.

Ieri il direttore generale azzurro Ettore Menicucci e la società hanno provveduto alla risoluzione consensuale del loro rapporto.

Nel comunicato ufficiale del club la società ha ringraziato Menicucci augurandogli il miglior futuro professionale. A lui è andato un ringraziamento per il proficuo lavoro svolto in questi anni. "Arrivato a Pavia nel momento più buio, è stato indiscusso protagonista, insieme al presidente Giuseppe Nucera, che lo ringrazia di cuore con stima ed affetto, del ritorno al Pietro Fortunati".

Menicucci ha lavorato intensamente per risolvere la diatriba con il Comune che ha visto per un anno il Pavia in esilio a Trezzano sul Naviglio (per debiti pregressi ereditati dalla precedente gestione Brega-Rasparini). Prima si è tornati a giocare al Fortunati allenandosi a Borgarello e poi anche per le sedute settimanale il Pavia è riuscito a tornare nella sua casa storica.

Fiducia, invece, al tecnico Omar Albertini con un Pavia che dopo un’ottima partenza ha raccolto solo due punti nelle ultime quattro gare disputate nel campionato di Eccellenza dopo una partenza trionfale.

Ora si aprono dieci giorni importanti per il futuro azzurro. Domenica la seconda trasferta consecutiva a Vergiate, poi mercoledì 3 novembre i quarti di finale di Coppa Italia al Fortunati con i bergamaschi del Forza e Costanza e la domenica successiva l’impegno ancora casalingo in campionato contro il Gavirate.

Enrico Venni