Elezioni, collegi Pavia: Cattaneo e Centinaio rieletti in Parlamento

A Pavia città Democratici primo partito. Il consigliere “lumbard“ Mura: per noi un disastro annunciato

Alessandro Cattaneo, 43 anni, è stato riconfermato alla Camera

Alessandro Cattaneo, 43 anni, è stato riconfermato alla Camera

Pavia - E' il Partito Democratico la formazione politica che ha ottenuto più voti nel capoluogo. Sono stati 8.687 i consensi ricevuti dai dem (25,07%) contro i 7.666 di Fratelli d’Italia, ma la coalizione di centrodestra ha vinto con il 40,69% lasciando il centrosinistra al 34,69%. Alto anche il divario tra i due principali candidati alla Camera nel collegio uninominale, Alessandro Cattaneo (54,8 %) per il centrodestra ed Emanuele Corsico Piccolini (23,9 %) per il centrosinistra. A Roma tornerà l’ex sindaco di Pavia che ha ricevuto in tutto il collegio 126.579 voti, oltre 15mila dei quali solo a Pavia e 993 al solo candidato. L’altra notte ha seguito da Arcore l’arrivo dei risultati.

"Mi sono riconfermato staccando di oltre 30 punti il più diretto degli avversari e con il miglior risultato del mio partito dell’intera Regione". Guardando alle affermazioni di ciascun partito, a Pavia città Forza Italia (9,06%) ha superato la Lega (8,68%) e il cosiddetto terzo polo (Azione, Italia Viva, Calenda) ha riscosso un buon risultato arrivando al 12,68%. Diverse sono le preferenze espresse in tutto il collegio dove Fratelli d’Italia ha ottenuto il 30,4%, la Lega 13,5%, Forza Italia 10,1%, mentre il Pd è stato votato dal 17,7%, + Europa 3%, Alleanza Verdi e Sinistra 2,8%, al Terzo polo è andato l’8,5% e al Movimento 5 stelle il 7,4%. Diverso era lo scacchiere politico uscito dalle urne nel 2018 quando Alessandro Cattaneo era stato eletto alla Camera con il 48% dei voti sostenuto dalla Lega (26,55%), Forza Italia (16,78), Fratelli d’Italia (4,07). All’epoca il Pd aveva il 19,48% e +Europa il 3%.

"Un disastro annunciato - ha commentato il consigliere comunale e consigliere regionale della Lega Roberto Mura -. La Lega è diventata un partito dove non ci sono più i congressi, le occasioni di confronto, dove tutte le decisioni vengono calate dall’alto. Il risultato di questa gestione è che si è disperso quel patrimonio che ha permesso alla Lega di essere un fiore all’occhiello del panorama politico". Un leghista della prima ora come Gianmarco Centinaio, che il 31 ottobre compirà 50 anni, però, ha fatto incetta di voti. Candidato al Senato ha ottenuto il 54,62% pari a 208.128 voti stracciando Valerio Federico del centrosinistra che si è fermato al 24,35%. Il sottosegretario all’agricoltura uscente che torna per la terza volta a palazzo Madama, ha ottenuto un risultato migliore di quello del 2018 quando aveva avuto il 49,54% e la Lega era al 28,46%. In questa tornata è stata Fratelli d’Italia a trainare con il 29,45%, mentre la Lega non è arrivata al 15%. Analizzando il voto nei vari centri della provincia, spicca il 56,78% di Centinaio a Lardirago guidata dal sindaco leghista Cristiano Migliavacca, mentre nella San Genesio dell’europarlamentare Angelo Ciocca il centrodestra si è fermato sotto il 50%. Un plebiscito, invece, a Volpara che ha come sindaco il segretario provinciale di Fratelli d’Italia Claudio Mangiarotti; al Senato il 73,68% degli elettori ha voltato per la coalizione di Giorgia Meloni e il 74,74% alla Camera.