Elezioni a Voghera, ballottaggio Ghezzi-Barbieri: alle urne entro gennaio 2017

Voghera, il ministero dell’Interno ha chiarito i tempi del voto

Il commissario Sergio Pomponio

Il commissario Sergio Pomponio

Voghera, 3 settembre 2016 - Entro cinque mesi al massimo, i vogheresi sapranno quando dovranno tornare alle urne. Il Ministero dell’Interno ha infatti stabilito i tempi entro cui sarà organizzato il ballottaggio. A Voghera, il governo cittadino è attualmente ancora retto dal commissario prefettizio Sergio Pomponio, dopo che a febbraio il Tar della Lombardia aveva evidenziato errori nel conteggio dei voti del primo turno delle elezioni dell’anno scorso, sentenziando quindi l’illegittimità del sindaco Carlo Barbieri. Secondo il tribunale amministrativo della Lombardia infatti, il ballottaggio nel giugno 2015 si sarebbe dovuto tenere tra Barbieri e Pier Ezio Ghezzi, candidato del Pd, al quale non furono attribuiti erroneamente alcuni voti: a causa del disguido, passò il primo turno il candidato di centrodestra Aurelio Torriani. Tuttavia, dopo la sentenza del Tar, Barbieri aveva presentato ricorso in secondo grado al Consiglio di Stato, la corte si è pronunciata ad agosto confermando la sentenza. Dunque, se Barbieri come aveva dichiarato non impugnerà la decisione ricorrendo ulteriormente in Cassazione, la sentenza diventerà definitiva.

La direzione centrale dei Servizi elettorali ha sottolineato che per fissare la data delle votazioni sarà necessaria la «definitività della pronuncia del Consiglio di Stato». La sentenza, emessa il 3 agosto, diventerà definitiva a trenta giorni dalla sua notificazione, oppure a tre mesi dalla pubblicazione qualora dovesse mancare la notificazione. Una volta che la sentenza sarà diventata definitiva, «le nuove operazioni elettorali dovranno aver luogo entro due mesi da detta intervenuta definitività – spiega una nota della Prefettura di Pavia –, in un giorno che sarà stabilito dal prefetto di concerto con il presidente della Corte d’Appello di Milano».

Il corpo elettorale coinvolto nella votazione dovrà essere lo stesso del primo turno del 31 maggio 2015, questo perché, ricorda il Ministero, «il ballottaggio, sotto il profilo giuridico, costituisce non una nuova autonoma elezione ma bensì la prosecuzione del procedimento per il rinnovo degli organi di governo del Comune».