Maltempo, rincaro sui prezzi degli ortaggi in vendita

Rincaro sulle verdure a causa del maltempo che affligge il Sud: commercianti e ristoratori rischiano di perdere anche i clienti storici

Un mercato (Torres)

Un mercato (Torres)

Pavia, 20 gennaio 2017 - Pagato a peso d’oro, si dice. Ma forse presto si potrebbe modificare in: costa quanto un broccolo. La neve caduta copiosa sulle regioni del Centro e del Sud Italia, infatti, ha causato un’impennata dei prezzi di frutta e verdura. Così le verdure di stagione hanno raggiunto prezzi inavvicinabili. I broccoli che prima dell’ondata di maltempo si trovavano ai mercati all’ingrosso tra gli 80 centesimi e 1,50 euro al chilo a seconda della qualità, oggi vanno da 4,80 euro a 5,80. E lo stesso vale per le cime di rapa che dai 2 euro sono passate ai 6, mentre le zucchine ormai costano oltre 5 euro al chilo.

«Non si è mai verificata una situazione simile – dice Cristian Locardi che in viale Libertà ha un negozio di frutta e verdura –, i clienti entrano nel mio negozio e mi chiedono se sono impazzito, prima di andarsene senza acquistare nulla. Non credono che devo vendere la merce a quei prezzi perché io stesso l’ho acquistata a costi decisamente superiori alla norma. D’altra parte come potrebbero? Sugli scaffali dei supermercati si trovano ortaggi che costano meno di quanto li pago io all’ingrosso. Sto rischiando di perdere anche chi era solito acquistare nel mio negozio». Intanto sta cominciando a scarseggiare l’insalata confezionata e i ristoratori stanno rivedendo i loro menù. «I miei clienti che hanno ristoranti con menù a prezzo fisso per la pausa pranzo – aggiunge Locardi – hanno tolto per esempio le zucchine che sono troppo care. Gli altri, invece, comprano carote, patate fanno delle ottime minestre e finiscono il pasto con mele, pere e arance che non sono rincarate».    Il Codacons in questi giorni ha presentato un esposto a 104 procure di tutta Italia denunciando le presunte speculazioni sui prezzi. E di presunte speculazioni parla anche la Federconsumatori. «I supermercati non hanno acquistato adesso la frutta e la verdura che vendono – spiega il presidente della sezione di Pavia Cristiano Maccabruni – i rincari dei prezzi quindi non sono giustificati». Legati al maltempo o al desiderio di guadagnare un po’ di più, i pavesi si lamentano quando che il prezzo delle bietole è lievitato del 350 per cento, mentre i cipollotti sono rincarati del 233, gli spinaci del 225, la lattuga del 170 e i cavoli del 150. «Abbiamo ricevuto una ventina di telefonate negli ultimi giorni – prosegue Maccabruni –, gli aumenti della benzina e del gas uniti al maltempo stanno costando molto ai consumatori».