Parona Lomellina, l’alluminio riciclato è green: alla Intals zero polveri e fumi

Nella fonderia nata nel 1902 si impiegano nuove tecnologie per ridurre l’impatto ambientale

Il sito produttivo Intals a Parona

Il sito produttivo Intals a Parona

Parona Lomellina (Pavia) - Rinnovare tutti gli impianti di captazione e di filtraggio dei fumi e delle polveri prodotte dall’attività di trattamento e fusione dei rottami di alluminio, della quale la Intals è una delle leader mondiali. È la sfida dell’azienda paronese, nata nel 1902 e che ha attività in tutto il mondo, nell’ottica del continuo miglioramento. "È un investimento molto importante e articolato – spiega Francesco Millefiori, direttore dello stabilimento di Intals – finalizzato a ottenere un risultato che va ben oltre quanto prescritto dalle leggi attuali sulle emissioni, a beneficio sia dell’ambiente di lavoro interno sia anche del territorio circostante alla sede produttiva di Parona".

I rottami di alluminio vengono trattati secondo diversi procedimenti prima di essere avviati alla fusione e al recupero. Proprio durante questa fase producono delle polveri che devono essere aspirate dai sistemi installati. Nella zona dei forni si producono diversi tipi di fumi, nei momenti del caricamento, della fusione, dell’apertura e dello scarico delle scorie. Le cappe aspiranti sono quindi diverse, specializzate per il lavoro che devono compiere, e vengono azionate alternativamente in modo da avere la massima efficacia, grazie a valvole automatizzate. In questo modo polveri e fumi vengono convogliate attraverso un sistema di tubazioni e filtri specifici all’interno di un sistema estremamente complesso che con questi nuovi interventi di ristrutturazione e ammodernamento, in termini tecnici detti "revamping", raggiungerà livelli ancora più alti di efficienza e affidabilità. "

In un mondo in cui l’emergenza ambientale è sempre più pressante – osserva ancora Millefiori – l’obiettivo di uno sviluppo sostenibile diventa fondamentale per tutti ed è la chiave di volta dell’economia circolare, il modello di produzione e consumo a cui Intals si è da sempre ispirata e di cui rappresenta un anello fondamentale". L’azienda, che vanta ormai 120 anni di attività, ha da sempre impostato la propria attività secondo i principi della qualità della sicurezza e del rispetto per l’ambiente, coniugando tecnologia ed efficienza con il risparmio energetico e il recupero delle risorse.

Nella struttura pavese di quella che nacque come Carlo Vedani Metalli, si trattano 130mila tonnellate di materia prima all’anno per una capacità che arriva a 500 al giorno. Altre 60mila nella fabbrica consociata nella Bergamasca. Nella struttura di Parona, zona calda per emissioni e inquinamento, lavorano 160 dipendenti in un sito che negli anni si è ampliato fino a coprire 140mila metri quadrati.