Stradella, boom logistica: tavolo dal prefetto

Dopo la raffica di assunzioni, si punta a 'umanizzare' il contratto di lavoro

Un corteo dei Cobas

Un corteo dei Cobas

Stradella (Pavia), 6 marzo 2018 - Un boom di assunzioni: dopo i 400 in più grazie al recente raddoppio di H&M e senza escludere (anzi quasi certo) ulteriori aggiunte con i siti, in costruzione, nell’area di Broni dove se ne prevedono almeno 600 (ma si dice anche 800) solo per il nuovo polo dell’abbigliamento della Benetton. Di fatto, però, si tratta un’unica maxi concentrazione, già quasi del tutto satura come estensione, a Stradella e che si estende, oltre che a Broni anche nel contiguo comune di San Cipriano Po. Logistiche certo, ma che si vuole, ora, più umanizzare come profilo lavorativo. Questo è l’intento del summit che si terrà, oggi, in Prefettura a Pavia dove oltre ai sindacati, siederanno al tavolo i rappresentanti delle aziende insediatesi nell’Akno Park (così si chiama la grande area della logistiche) e i sindaci di Stradella, Piergiorgio Maggi, di Broni, Antonio Riviezzi e di San Cipriano Po, Marco Paravella. Obiettivo far adottare, come protocollo operativo diffuso, il recente accordo per i lavoratori che operano all’interno del sito H&M. «E si non tratta del solito accordo per l’applicazione del contratto - sottolinea Massimo Colognese, segretario provinciale della Filt Cgil - bensì di un modello innovativo che prevede anche servizi essenziali come l’asilo nido e il trasporto. Quindi non solo le tutele previste per legge, ma qualcosa di più e che vorremmo diventasse il modus operandi per tutte le realtà presenti». E non è un mistero che le logistiche rappresentano uno sbocco occupazionale in fortissima crescita e destinato addirittura ad aumentare ancora.

Un esercito di 3mila lavoratori: «e non si tratta di lavoro esclusivamente appannaggio di disperati o stranieri come qualcuno si ostina a credere ma di una prospettiva che coinvolge uomini, donne e giovani della zona in crescente misura - aggiunge Colognese - quindi da valorizzare e tutelare meglio». Quella che, in origine era la città del libro, poi ampliatasi con altre realtà, ora assume sempre più la fisionomia di polo dell’abbigliamento e necessita di servizi aggiuntivi, come condizioni di lavoro e infrastrutture considerando che decine di addetti, anche donne, raggiungono il posto di lavoro a piedi o in bici, anche di notte e in inverno, lungo strade spesso prive di marciapiedi. Problemi che potrebbero trovare spazio anche in un prossimo convegno.