Pavia, 29 giugno 2017 - «Le innovazioni tecnologiche delle nostre industrie sono la risposta più efficace per creare lavoro e migliorare l’ambiente». Nicola de Cardenas lo ha detto all’Assemblea generale di Confindustria Pavia che, all’unanimità, lo ha eletto alla presidenza per il quadriennio 2017-2021. «Di fronte alle preoccupazioni dei cittadini per il futuro – è il messaggio del successore di Alberto Cazzani alla guida degli industriali pavesi – l’industria offre le proprie innovazioni, in termini di prodotti e di servizi. Attraverso la qualità, l’attenzione all’ambiente, la responsabilità sociale e la valorizzazione delle competenze e delle persone puntiamo a rendere migliore il mondo che ci circonda».
Candidato unico già designato dal Consiglio generale dello scorso 10 aprile, il neopresidente è affiancato dalla squadra (con mandato biennale) composta dai 5 vice-presidenti Luca Amoruso (Promuovere l’innovazione), Maria Vittoria Brustia (Innovare l’organizzazione di Confindustria), Davide Caprioglio (Favorire la crescita delle imprese; rinnovare le relazioni industriali), Daniele Cerliani (Promuovere lo sviluppo sostenibile, la sicurezza del lavoro e la responsabilità sociale; accrescere l’attrattività del territorio) e Marco Salvadeo (Qualificare le competenze delle persone; accrescere la base associativa) e al past president Alberto Cazzani sono state assegnate le deleghe alle infrastrutture e alla promozione della liberalizzazione dei mercati. Nel presentare il suo programma di mandato, il presidente Nicola de Cardenas ha indicato 10 obiettivi strategici: «promuovere l’innovazione», «qualificare le competenze delle persone», «rinnovare le relazioni industriali», «favorire la crescita delle imprese», «accrescere l’internazionalizzazione», «promuovere lo sviluppo sostenibile e la responsabilità sociale», «rafforzare le infrastrutture», «accrescere l’attrattività del territorio», «semplificare le procedure amministrative» e «innovare Confindustria».
«Per far fronte ai tempi difficili che stiamo attraversando – spiega il neopresidente nel suo programma – serve uno slancio di reazione. L’Italia è pur sempre la seconda manifattura d’Europa, la Lombardia è la terza regione in Europa per valore aggiunto manifatturiero. Anche da noi, a Pavia, sta spuntando un’economia nuova. Il +5% nel primo trimestre di quest’anno è davvero un bel numero».
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