San Francesco, la statua svelata in Oltrepò

Lo scultore Antonio De Paoli ha presentato nel suo laboratorio la rappresentazione che sarà collocata nei luoghi del santo a Perugia

Lo scultore Antonio De Paoli mostra la statua di San Francesco

Lo scultore Antonio De Paoli mostra la statua di San Francesco

Corvino San Quirico (Pavia) - «Questa è la statua». Lo scultore pavese Antonio De Paoli ha aperto ieri le porte del suo laboratorio, in un’antica chiesetta alla frazione La Novellina di Corvino San Quirico, per mostrare in anteprima la statua di San Francesco che a giugno sarà collocata nel luogo mistico della predica agli uccelli, a Piandarca, nel comune di Cannara, in provincia di Perugia. «Siamo finalmente arrivati – conferma lo scultore – alle ultime fasi della realizzazione, dopo il concorso internazionale vinto nel 2017. In mezzo ci sono state un po’ di vicissitudini, compresi gli ultimi due anni di pandemia che hanno rallentato ogni pratica burocratica. Ma alla fine siamo arrivati al traguardo, in un periodo peraltro ancor più significativo e simbolico di quanto potessimo immaginare cinque anni fa. San Francesco è infatti un simbolo di pace e il suo messaggio assume ancor più valore in questo periodo tormentato dalla guerra nella vicina Ucraina». 

Ieri sulle colline dell’Oltrepò pavese, dopo un viaggio di oltre 4 ore di auto, è arrivata appositamente per vedere in anteprima l’opera una delegazione del Comitato committente, già tenuto costantemente informato passo dopo passo nel corso delle fasi di realizzazione ma finora a distanza. La statua in realtà non è ancora finita, deve ancora essere trasformata nella versione definitiva in bronzo, come ha spiegato De Paoli agli interessati spettatori: «Sono partito dal blocco di polistirolo ad alta densità, il materiale che io uso per modellare la scultura, che ora è ricoperta di plastilina. La lavorazione artistica della materia con questa fase è conclusa e l’opera è pronta per i successivi passaggi in fonderia: la trasporterò con un furgone a Verona, dove verrà creato lo stampo in terra refrattaria, la colata in cera che trasforma il negativo dello stampo in positivo e poi la colata del bronzo con la fusione nelle apposite fosse. Ne esce il materiale grezzo che va ancora trattato per l’ultimazione dell’opera». Le ultime fasi saranno eseguite nei prossimi due mesi per l’inaugurazione, non ancora con una data fissata, ma indicativamente nella prima quindicina di giugno. Nell’interpretazione di De Paoli, che aveva colpito i committenti già nel bozzetto che si era aggiudicato il concorso internazionale nel 2017, San Francesco «è in punta di piedi e con le braccia alzate – spiega l’artista – una sorta di collegamento tra la terra e il cielo, in uno slancio mistico, quasi in estasi».

La statua è la prima delle due opere, in due distinti lotti, per i quali Antonio De Paoli si era aggiudicato il duplice concorso: la seconda opera è l’altare di quello che sarà un santuario all’aperto. «Per l’altare – ricorda ancora l’artista – ho usato il concetto michelangiolesco della forma, in questo caso quella degli uccelli, che fuoriesce dalla materia, non bronzo come la statua ma pietra». I tempi per la seconda opera non sono ancora certi. «Ci stiamo lavorando – conferma Fabrizio Gareggia, sindaco di Cannara – non sono certo periodi facili per reperire finanziamenti, ma ce la faremo. Il progetto Piandarca procede, un passo alla volta, e l’inaugurazione della statua sarà un passo importante, fondamentale nel percorso di valorizzazione che abbiamo avviato e che stiamo proseguendo».