Adriatici, il politico con la pistola già richiamato dai carabinieri

Ezio Ghezzi dei Civici: "Solo pochi mesi fa gli avevano ricordato che il presidio del territorio era garantito dalle forze dell’ordine"

Il sindaco di Voghera Paola Garlaschelli

Il sindaco di Voghera Paola Garlaschelli

Voghera, 22 luglio 2021 - Negli ambienti giudiziari si tace, nelle vie della città si mormora. Ma a Palazzo Gounela, sede del municipio di Voghera, si urla. L’uccisione di Youns El Boussettaoui da parte dell’assessore alla Sicurezza Massimo Adriatici ha scatenato una bufera politica con reazioni da ogni parte: «La sindaca dovrà rispondere velocemente in Consiglio comunale di quanto accaduto – ha tuonato Ilaria Balduzzi del Pd –, cominciano a essere troppi gli assessori coi problemucci", riferendosi a "una indagata per corruzione elettorale" e "oggi abbiamo di mezzo un reato grave come l’uccisione di una persona". Pier Ezio Ghezzi dei Civici ha ricordato che "tutto questo accade, purtroppo, dopo che solo pochi mesi fa un importante ufficiale dei Carabinieri riprese proprio l’assessore Adriatici, ricordandogli che la sicurezza era garantita dale Forze dell’Ordine, e non dall’assessorato.

Questo richiamo, fatalmente, si è rivelato premonitore, ed esplicativo su ciò che può succedere in questi casi". La sindaca Paola Garlaschelli ha scelto la sobrietà: "Abbiamo appreso la tragica notizia che ha coinvolto il nostro assessore. Attualmente non conosciamo la dinamica dei fatti, restiamo in attesa di avere maggiori informazioni e confidiamo nell’operato della magistratura. Nel frattempo l’assessore ci ha comunicato la sua autosospensione sino all’esito del giudizio che lo vede indagato", è stato comunicato ieri dall’indirizzo email del suo ufficio. Il Pd, guidato dalla segretaria cittadina Alessandra Bazardi, ha ritenuto il fatto "gravissimo, senza precedenti nella storia della nostra città", spiegando che "quello che stigmatizziamo, per ora, è che l’assessore alla Sicurezza, in quota Lega, girasse armato senza alcun motivo" e definendo "indegna di un paese democratico una cultura che consegna al singolo l’idea di farsi giustizia come se fosse un fatto personale, con il rischio che la cultura dell’odio faccia poi degenerare qualsiasi cosa, come è accaduto".

L’onorevole Elena Lucchini, segretaria cittadina della Lega, ha commentato: "Ci rattrista che una persona abbia perso la vita. Mi auguro che le indagini si concludano velocemente per far luce sulla vicenda. Rispetto e fiducia nel lavoro della magistratura. L’assessore Adriatici ha trascorso una vita al servizio dei cittadini, nelle forze dell’ordine, sul campo, nelle fila della Polizia. È un avvocato molto stimato in città, una persona molto equilibrata e distinta".