Un carabiniere fuori servizio ha bloccato il ragazzo ed è rimasto ferito
Voghera (Pavia), 8 ottobre 2019 - Un bisogno costante di soldi lo porta a delinquere: nonostante la sua giovanissima età, deve soddisfare la sua dipendenza dalla cocaina acquistando la sostanza illecita. Sembra essere questo il movente di un ragazzo di diciassette anni di origine maghrebina, già noto a Voghera per due violenti episodi che l’hanno visto protagonista nelle ultime settimane, che è stato nuovamente denunciato. Questa volta, i reati lui contestati sono rapina, tentato furto, violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale. Sabato pomeriggio il minorenne è entrato dal parrucchiere Perfect look in via Covini con una scusa e, approfittando di un momento di distrazione, rapido ha carpito il denaro contenuto nel portafogli di una dipendente. Il titolare se n’è accorto e ha cercato di bloccarlo: il ragazzino l’ha preso a calci, poi è fuggito. Poche ore dopo, nella vicina via Plana, ha preso di mira una donna che stava parcheggiando l’auto. In quel caso, ha cercato di aprire la portiera e di rubare la borsa appoggiata sul sedile, ma in quel momento passava un carabiniere libero dal servizio che è subito intervenuto qualificandosi. Il militare l’ha bloccato, l’adolescente però l’ha aggredito graffiandolo e prendendolo a calci, nella colluttazione il carabiniere ha riportato escoriazioni all’avambraccio sinistro. Tutti i coinvolti nelle due vicende hanno denunciato il ragazzo, la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Milano ha disposto per lui il collocamento in una comunità.
Il 25 settembre il ragazzo aveva compiuto una rapina ai danni di un 65enne all’autoporto cittadino. Aveva minacciato il pensionato con un coccio di bottiglia e, dopo averlo ferito a una mano, gli aveva portato via il portafogli. Due giorni dopo, il 27 settembre, si è introdotto nella farmacia Gregotti di piazza Duomo e, mentre il farmacista era intento a prendere delle medicine, si era impossessato del denaro contenuto nella cassa, per poi dileguarsi. In entrambi i casi era stato riconosciuto dalle vittime e denunciato.