Voghera, clima di tensione in carcere: sit-in di protesta

Gli agenti penitenziari denunciano gravi omissioni in tema di prevenzione Covid, incertezze su ferie e riposi e carichi di lavoro pesanti

La protesta dei sindacati davanti al carcere di Voghera

La protesta dei sindacati davanti al carcere di Voghera

Voghera (Pavia), 5 maggio 2021 -  Sit-in di protesta di un gruppo di agenti di polizia penitenziaria di fronte alla casa circondariale di Voghera, per manifestare contro la direzione della struttura affidata a Stefania Mussio. L’iniziativa, organizzata dalle sigle sindacali USPP, FP CGIL, Sinappe e CNPP voleva esprimere dissenso verso "una gestione dell’istituto che non ha precedenti in fatto di rispetto delle norme, delle relazioni sindacali e in genere" e arriva "dopo più di un anno di segnalazioni agli organi interni del Dipartimento amministrazione penitenziaria e una lunga attesa per un’attività ispettiva in atto da sette mesi, di cui non si conoscono ancora gli esiti", spiegano i sindacati in una nota. Vengono contestate "gravi omissioni che hanno compromesso la prevenzione dal Covid-19 nel carcere, mettendo a rischio la salute dell’intera comunità. Il direttore si è reso responsabile di fatti gravi" come, denunciano i sindacati, "essersi permesso di non indossare i dispositivi di protezione individuale, seppur in presenza di altre persone".

Segnalato anche "un pesante clima di tensione e di disapprovazione tra il personale che continua a subire incertezze sul diritto alle ferie, alla fruizione di riposi, a carichi di lavoro idonei e sicuri e, più in generale, alle condizioni lavorative all’interno dei reparti, in un contesto già in ginocchio per la grave carenza d’organico". Le sigle inoltre affermano: "Si chiudono accordi con appena tre organizzazioni su otto rappresentative del Corpo, se qualcuno si permette di dire qualcosa che non piace è tagliato fuori, addirittura modificando o omettendo posizioni espresse durante le riunioni. Per avere risposte si attendono mesi e quando arrivano, non hanno alcuna concretezza. La condotta antisindacale è arrivata alla limitazione del diritto di protesta, quando il direttore ha rimosso le bandiere, probabilmente per tentare di nascondere il malessere del personale. Condotta che nei giorni scorsi è arrivata all’offesa di un dirigente sindacale che si è permesso di invitare il direttore a indossare il DPI". Il percorso di protesta proseguirà martedì al Provveditorato regionale e il 18 maggio davanti alla Prefettura i Pavia. Nonostante vari tentativi di contatto ieri non è stato possibile avere risposte dalla direzione del carcere vogherese.