Voghera, Maria e Giustina Schiapparoli: ecco le benedettine venerabili

Per volontà di Papa Francesco, saliranno un ulteriore gradino nel percorso di beatificazione che porta a essere nominati santi

Don Captini, suor Veloso, suor Morelli  e l’assessore Salerno

Don Captini, suor Veloso, suor Morelli e l’assessore Salerno

Voghera (Pavia) – 9 maggio 2018 - Le fondatrici delle Suore benedettine della Divina provvidenza di Voghera saranno proclamate venerabili. Per volontà di Papa Francesco, Maria e Giustina Schiapparoli saliranno un ulteriore gradino nel percorso di beatificazione che porta a essere nominati santi. «Aspettiamo solo il miracolo ora – ha commentato Daniele Salerno, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Voghera e rappresentante dell’Ordine di Malta -. La cerimonia si terrà domenica in Duomo alle 11.30, la messa sarà officiata dal vescovo Vittorio Viola». Le benedettine della Divina provvidenza, ordine monastico che non fa riferimento a San Benedetto come si potrebbe dedurre dal nome, ma da Santa Benedetta Cambiagio Frassinello, con cui le sorelle Schiapparoli collaborarono in giovane età a Pavia e Ronco Scrivia, dove aveva aperto una casa d’accoglienza per ragazze abbandonate. Le benedettine della Divina provvidenza a Voghera gestiscono due case famiglia e scuole dalla materna fino al liceo: «Le sorelle Schiapparoli sono due figure di grande modernità - ha commentato Suor Giovanna Morelli dell’istituto monastico -. Avevano grande carisma».

Maria e Giustina Schiapparoli sono nate a Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza, rispettivamente nel 1815 e nel 1819. Da ragazze, si sono spostate col padre arrotino a Voghera e hanno perfezionato la loro educazione a Pavia con Santa Benedetta. Diventate maestre, nel 1847 hanno aperto a Voghera una piccola scuola e hanno iniziato a dare accoglienza a bambine sole o orfane. Furono accolte alla professione religiosa nel 1850. Giustina morì nel 1877, Maria nel 1882. La cerimonia per renderle venerabili non sarà l’unico appuntamento sacro del weekend a Voghera. Sabato alle 17.30 si terrà l’antica cerimonia della Sacra Spina: i vigili del fuoco saliranno in cima a un’alta scala per recuperare da un tabernacolo posto a ridosso del soffitto dell’abside del Duomo la reliquia, una spina di legno che si ritiene sia stata donata dalla regina bizantina Teodolinda e che secondo la leggenda sarebbe appartenuta alla corona di spine di Gesù.