Pavia, violenze sulle donne: Sos sono in crescita

Da gennaio a giugno hanno bussato ai centri della provincia 355 vittime. "Prima erano 400 all’anno"

Rappresentanti degli enti impegnati in prima linea su questo fronte

Rappresentanti degli enti impegnati in prima linea su questo fronte

Pavia, 16 novembre 2019 - Ha dai 38 ai 47 anni , è coniugata, ha dei figli e ha subito un maltrattamento di tipo fisico e psicologico che in molti casi dura da più di 5 anni. È questo l’identikit della donna che lo scorso anno si è rivolta ai tre centri antiviolenza della provincia. Sono state 562 (355 italiane e 207 migranti) le donne complessivamente accolte nei dodici mesi del 2018 nei tre centri della provincia (394 a Pavia, 9 a Voghera e 73 a Vigevano) e 355 (219 italiane e 116 straniere) coloro che hanno bussato da gennaio a giugno di quest’anno. Il centro della cooperativa Liberamente a Pavia si è preso cura di 232 donne, l’associazione Chiara di Voghera di 63 e la cooperativa Kore di Vigevano di 40. «Prima ci occupavamo di 400 donne all’anno – ha commentato la presidente di Liberamente, Paola Tavazzi –, con il lavoro fatto dalla Rete interistituzionale antiviolenza e l’attenzione sul tema, il fenomeno è aumentato».

Tra le donne che si sono rivolte ai centri, il 74% ha subito episodi di violenza, il 19% delle italiane è vittima di stalking come il 6% delle migranti. Il 18% delle utenti ha sporto querela per maltrattamenti, il 41% ha effettuato un accesso al pronto soccorso per farsi refertare le lesioni riportate. Nella maggior parte dei casi (35%) il maltrattante è il marito, ma può anche essere il convivente (17%), gli ex (30%) oppure il figlio (5%). «Dobbiamo agire sulla prevenzione – ha detto il direttore generale di Ats, Mara Azzi – perché il tema della violenza segnala un rapporto malato. Per questo è indispensabile intervenire sul maltrattante». La Ats lo sta facendo. Nel frattempo, però, è aumentata la consapevolezza da parte delle donne dei maltrattamenti subiti, che possono essere di diversi tipi. Un sondaggio effettuato tra le dipendenti Ats ha messo in luce come oltre 50% ritenga d’aver subito una forma di violenza nel corso della propria vita.

Per incontrare le donne , il consultorio familiare della Asst per 4 giorni (da martedì 26 a venerdì 29) esternalizzerà il servizio e dalle 10 alle 12 sarà in Comune, nella sala caduti di Nassiriya. Il Soroptmist club entro l’anno aprirà una “Stanza tutta per sé” in questura come ha fatto al comando carabinieri e ci sarà spazio per le riflessioni con gli studenti. Venerdì 22 alle 9 Politeama andrà in scena “Amorosi assassini. Facciamo finta di niente, ma sì” di e con Valeria Perdonò. Durante la mattinata sarà anche presentato il cortometraggio di Andrea Bruschi “Duttile” in parte girato al liceo Cairoli. Quindi, lunedì 25 le donne marceranno dal tribunale fino al teatro delle Canossiane. «L’impegno di tutta la Rete – ha concluso l’assessore alle pari opportunità Barbara Longo – non si chiude con una settimana di eventi. Nel biennio 2018-2019 la Regione ha erogato alla Rete 500mila euro e altri 264mila sono stati stanziati, 220mila dal Pirellone e 44mila dalla Rete stessa».