Voghera, massacra di botte la moglie a pugni e con un tagliere

Marocchino di 35 anni in manette: la donna subiva violenze da sette anni

Il tagliere usato per picchiare la donna

Il tagliere usato per picchiare la donna

Voghera, 20 agosto 2017 - Ha massacrato di botte sua moglie, spaccandole la testa con un tagliere di legno. Le violenze andavano avanti da sette anni. Ora il marito violento, il marocchino cinquantenne K.K., è stato arrestato dai carabinieri. L’allarme è scattato venerdì nel tardo pomeriggio a Voghera, nel quartiere Pombio, tra via Furini e via Di Vittorio. I vicini di casa della coppia, spaventati dalle grida di aiuto lanciate dalla vittima, si sono preoccupati e hanno allertato le forze dell’ordine. Sul posto è intervenuta un’ambulanza del 118 insieme a una pattuglia dei carabinieri. La vittima, la trentacinquenne E.Z., maghrebina, è stata portata in ospedale con ferite al volto e alla testa, i vicini l’hanno vista sanguinante mentre lasciava la sua abitazione, dove si era consumata la violenza. La trentacinquenne era stata presa a pugni sulla testa, dove è stata anche colpita ripetutamente con il tagliere di legno, il marito le ha anche dato schiaffi in faccia, fino a farle perdere i sensi. I due erano sposati da undici anni, da sette lui la malmenava.

La donna non aveva mai sporto denuncia perché aveva paura del marito. Marito e moglie sono genitori di tre bambini che spesso hanno assistito agli abusi sulla mamma. Bastava un nonnulla a far scattare la violenza del marito, i motivi erano sempre futili. i carabinieri hanno diramato una segnalazione sull’accaduto al Tribunale di minori di Milano, al fine di tutelare i bambini. La trentacinquenne intanto è stata portata in ospedale e dimessa con una prognosi di ventidue giorni per trauma cranico–facciale, ecchimosi e contusioni multiple da percosse. Il cinquantenne invece è stato arrestato. Gli sono stati contestati dai militari i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate.