Vigevano, svolta nel caso del camionista scomparso: due fermati per omicidio

Ucciso con una mazzetta da muratore e gettato nel Ticino. L'uomo era sparito a gennaio, ricerche in corso nel fiume

Filippo Incarbone

Filippo Incarbone

Vigevano, 11 febbraio 2021 - Due pregiudicati di 43 e 31 anni residenti a Vigevano si trovano in stato di fermo come indiziati di omicidio e distruzione di cadavere in relazione alla scomparsa di Filippo Incarbone, l'autotrasportatore originario di Lecce ma da anni residente in Lomellina del quale non si hanno più notizie dall'inizio di gennaio.

Una scomparsa che in un primo momento sembrava essere un allontanamento volontario ma che ora si tinge di giallo. L'uomo aveva problemi con gli stupefacenti e da quello che trapela aveva accumulato debiti per decine di migliaia di euro. Al momento i carabinieri però non hanno ritrovato il corpo dell'uomo. I due fermati, che hanno alle spalle precedenti per droga ed estorsione, sono trattenuti nelle camere di sicurezza della caserma di via Castellana di in attesa di essere interrogati oggi dal sostituto procuratore della Repubblica Paolo Mazza che è titolare dell'inchiesta. Le indagini intanto proseguono. 

Secondo quanro s legg nel provvedimento di fermo, Incarbone sarebbe stato ucciso "con pugni, calci e con l'utilizzo di uno strumento da muratore comunemente denominato mazzetta". I due  avrebbero poi buttato il corpo nel fiume Ticino, dove sono ora in corso ricerche.