Vigevano, lavoratori schiavi: 15 ore al giorno e paghe irrisorie. Arrestati 3 imprenditori

Le ditte, di proprietà di cittadini cinesi, operano nel settore calzaturiero: i dipendenti costretti a vivere nelle aziende in condizioni igienico-sanitarie precarie

Vigevano (Pavia),  11 ottobre 2022 - Turni di lavoro dalle 10 alle 15 ore giornaliere, giorno e notte senza distinzioni, senza pause e senza alcun giorno di riposo. I militari della Guardia di Finanza del Gruppo di Pavia e della Compagnia di Vigevano hanno eseguito tre misure di custodia cautelare in carcere a carico degli amministratori di fatto di tre ditte individuali che operano nel settore calzaturiero del territorio della Lomellina, tutti di nazionalità cinese. Dovranno rispondere di intermediazione illecita e caporalato a carico dei dipendenti, tutti cinesi. Gli operai vivevano all'interno degli spazi nei quali lavoravano, in condizioni igienico-sanitarie assolutamente precarie, senza riscaldamento e senza letti adeguati.

Le tre ditte operavano mediante prestanomi al fine di nascondere che a dirigere le attività fossero gli arrestati che, in occasione di controlli da parte di diversi enti statali, dissimulavano il loro ruolo spacciandosi anche per semplici impiegati per altro in difficoltà con la lingua italiana.

Le aziende, tra l'altro, cambiavano spesso denominazione, titolare, ragione sociale e partita Iva con l'obiettivo di rendere più difficili i controlli. Le Fiamme Gialle hanno accertato che ai lavoratori venivano corrisposti compensi irrisori e comunque molto al di sotto di quelli fissati dai contratti collettivi di lavoro. Inoltre non venivano pagati a ore lavorative ma a "cottimo", vale a dire per pezzi prodotti o lavorati: una condizione che li spingeva ad aumentare la quantità a scapito della qualità di quanto prodotto. Il perdurante stato di bisogno poi assicurava ai caporali il loro silenzio.