Varzi, schiaffi ai bimbi: arrestata maestra d'asilo / VIDEO

Minacce e botte in diretta riprese dalle telecamere installate dalla Guardia di finanza

Un fotogramma dei maltrattamenti all'asilo di Varzi, nel tondo maestra trascina una bimba

Un fotogramma dei maltrattamenti all'asilo di Varzi, nel tondo maestra trascina una bimba

Varzi (Pavia), 29 marzo 2019 - Spintoni, schiaffi e minacce esplicite: «Se vomiti, ti metto fuori». Fuori, era l’esterno della struttura: il cortile con la temperatura rigida dell’inverno. Sono questi gli episodi registrati dalle telecamere della Guardia di finanza di Voghera, che all’asilo nido Zuccherino di Varzi, nell’Oltrepò pavese, hanno rilevato situazioni di violenza fisica e psicologica.

Ieri mattina la maestra e titolare della struttura Monica Figheti, cinquant’anni, è stata arrestata e sottoposta alla misura cautelare dei domiciliari. Due collaboratrici, per gli inquirenti conniventi perché a conoscenza degli episodi che avvenivano nella struttura, pur essendosi guardate dal denunciarli, sono invece state denunciate a piede libero per abusi di mezzi di correzione. «Adesso quando hai la mano bordeaux capirai che devi smettere», si sente dire a un piccolo in lacrime nell’audio registrato dentro le aule. Le indagini delle Fiamme gialle sono iniziate a dicembre, dopo che si sono sempre più fatte insistenti le voci di maltrattamenti all’asilo nido. Voci rimbalzate fra i genitori, confermate dai racconti di un’ex collaboratrice che aveva segnalato la situazione. Così, gli investigatori, su disposizione dell’autorità giudiziaria di Pavia, sono scesi in campo. Con discrezione hanno piazzato nella struttura telecamere e microfoni per verificare la quotidianità di maestre e piccoli allievi, quindici bambini da uno a tre anni.

Sono così emersi gli episodi. Le vessazioni riguardavano anche il cibo: se un piccolo ad esempio faceva i capricci e non voleva fare colazione, veniva tenuto a digiuno per tutta la giornata, niente merende e niente pranzo. La maestra arrestata e la sua struttura sono molto note in paese, dove la voce di quanto successo si è subito sparsa nello stupore generale. La maggior parte dei genitori, appresa la notizia dell’arresto, a metà mattina è andata rapidamente a prendere i propri bambini per portarli a casa. Bocche cucite e tanta preoccupazione per i piccoli, che credevano fossero affidati a mani premurose.