Vaccino, odissea per un agente: "Io, prenotato a febbraio e non ancora vaccinato"

Pavia, non ha potuto utilizzare il siero AstraZeneca. Da allora è stato dimenticato

Vito Sabato

Vito Sabato

Pavia, 13 aprile - Il vaccino può attendere. È una vera e propria odissea quella che Vito Sabato  sta vivendo senza riuscire a ottenere l’inoculazione. "Ho prenotato il 28 febbraio sul portale Covid 19 - racconta Sabato che è in servizio al Comune di Miradolo - dove era stata aperta una sezione nella quale si chiedevano le adesioni delle forze dell’ordine. Facendo parte del corpo di polizia locale, ho dato il mio assenso". Il 5 marzo è stato chiamato, ma essendo diabetico, cardiopatico e con difficoltà respiratorie, il medico ha ritenuto opportuno non somministrargli Astrazeneca. "Mi hanno detto che mi avrebbero richiamato - aggiunge - a distanza di 20 giorni, però, questo non si è verificato".

Sabato ha sollecitato Ats e molto tempestivamente è stato contattato da un operatore che gli chiedeva in quale giorno preferisse vaccinarsi tra il 29, il 30 e il 31 marzo. "Ho risposto che non avevo preferenze - prosegue Vito Sabato -, dovevano solo comunicarmi la data via Pec. Ma la comunicazione non è mai arrivata e io non mi sono mai vaccinato. Non solo, andando sul portale per effettuare una nuova prenotazione, ho anche scoperto che le mie patologie non mi rendono una persona fragile, quindi niente vaccino. Nel frattempo, dovendo andare a controllare che le persone contagiate rimangano a casa, rischio la mia salute".

Un insegnante, invece, ieri ha ripreso la scuola senza essere vaccinato perché, quando si era presentato per ottenere la sua dose, era raffreddato. Dopo il tampone, ha effettuato una nuova prenotazione, ma è arrivato il divieto della somministrazione agli under 60; addio immunità e nessuna indicazione su che cosa accadrà a chi è rimasto indietro. Ma a qualcuno è andata meglio: una over 80 rimasta senza vaccino, telefonando al San Matteo ha saputo che erano avanzate dosi. Così è riuscita a riceverne una.