I vaccini funzionano: "Nessuna polmonite per chi si è protetto". Lo studio al San Matteo

Pavia, i dati dello studio sugli operatori sanitari dell'ospedale in prima fila fin dall'inizio

Vaccinazione anti Covid al San Matteo di Pavia

Vaccinazione anti Covid al San Matteo di Pavia

Pavia - Sono sicuri ed efficaci i vaccini contro il Sars-CoV-2 e la somministrazione di una terza dose può conferire una maggiore protezione. È quanto emerge dallo studio condotto tra gennaio e aprile su 3.720 operatori sanitari del San Matteo che avevano completato il ciclo vaccinale per indagare, in modo prospettico, il rischio di infezione dei soggetti vaccinati. Il lavoro che rappresenta uno dei più ampi studi condotti finora, è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista di settore Nature Communications

I risultati hanno dimostrato l’efficacia dei vaccini nel proteggere dall’infezione che si attesta all’83% nella popolazione complessiva degli operatori sanitari e al 93% negli operatori sanitari che avevano in precedenza contratto il Covid. Dei 3.720 operatori sanitari vaccinati solamente 33 hanno contratto l’infezione, meno dell’1%; 17 erano sintomatici e presentavano sintomi lievi come rinite, tosse e artralgie. Nessuno ha avuto la polmonite o ha necessitato di ricovero ospedaliero. Altro dato interessante riguarda la trasmissibilità del virus: dei 33 operatori del San Matteo che si sono infettati, solo 2 di loro hanno trasmesso l’infezione ai familiari. 

Comparando i dati con un gruppo di 346 operatori sanitari che tra gennaio e aprile 2021 non avevano ancora ricevuto la vaccinazione, i risultati cambiano considerevolmente e testimoniano l’efficacia della vaccinazione anti Covid-19. I ricercatori e clinici del San Matteo hanno, infatti, registrato un tasso maggiore di infezione (il 5,78%) e un maggior numero di soggetti sintomatici. L’85% ha avuto febbre, perdita dell’olfatto e del gusto e il 10% ha necessitato di ricovero ospedaliero. "I risultati sono più che confortanti - sottolineano i ricercatori del San Matteo -: l’impatto della vaccinazione ha sostanzialmente cancellato la possibilità di infettarsi in grandi numeri. Qualche caso di reinfezione c’è stato, ma è al di sotto dell’1% degli operatori analizzati. Percentuale che si dimezza per coloro che avevano avuto un’infezione e hanno completato il ciclo vaccinale. Quindi più stimolazioni conferiscono una maggiore immunità". Ma in provincia sono stati sospesi 14 operatori sanitari no-vax e si sta indagando su altri 586 non vaccinati.