Un’intera notte di fuoco, sei villette inagibili

Alla frazione Parasacco di Zerbolò, in via Livantino, il rogo è partito da una canna fumaria e si è propagato attraverso i pannelli fotovoltaici

di Stefano Zanette

Cinque famiglie, per un totale di 15 persone, hanno dovuto lasciare con la massima urgenza le loro case, devastate da un vasto incendio divampato nella serata di martedì. È successo in via Livatino a Parasacco, frazione di Zerbolò. Sul posto, poco prima delle 21, sono intervenuti anche i carabinieri delle Stazioni di Gropello Cairoli e di Garlasco, della Compagnia di Vigevano. I vigili del fuoco sono rimasti impegnati circa sei ore solo per le operazioni di spegnimento e la prima bonifica, con la messa in sicurezza proseguita ancora ieri mattina. I pompieri sono intervenuti con diversi mezzi, tra cui due autoscale da Pavia e dal Comando di Milano, un’autobotte dal Distaccamento volontari di Mortara e due autopompe-serbatoio dalla Centrale di Pavia e dal Distaccamento volontari di Garlasco.

Nessuno è rimasto ferito o intossicato: tutti i residenti sono riusciti a uscire da soli dalle loro abitazioni. I danni strutturali ed economici sono ancora in fase di quantificazione, ma sarebbero molto ingenti. In base alla prima ricostruzione dell’accaduto, con gli accertamenti ancora in corso, l’incendio avrebbe avuto origine dalla canna fumaria di un’abitazione e si è poi propagato ai tetti delle altre strutture abitative attraverso i pannelli fotovoltaici installati sui rispettivi tetti, uniti in un’unica costruzione. Si tratta infatti di villette a schiera.

Complessivamente sono state sei le abitazioni coinvolte, delle quali una risulta attualmente disabitata. Tutte le famiglie evacuate hanno trovato ospitalità per la notte da parenti e amici.

Sul posto si è subito precipitato anche il sindaco Gian Antonio Centenara. "La prima preoccupazione – riferisce il primo cittadino – è stata quella di accertare l’eventuale presenza di feriti, ma per fortuna quest’eventualità è stata scongiurata. Il secondo immediato problema è stato quello del pernottamento delle famiglie costrette a lasciare le rispettive case. Il Comune non ha disponibilità abitativa per simili eventi, ma siamo ovviamente solidali con le famiglie coinvolte, che per il momento hanno trovato sistemazioni provvisorie in autonomia. Ancor prima di avere una perizia tecnica approfondita, i danni non sembrano risolvibili in tempi brevi, ci vorranno probabilmente diversi mesi. E per un’allocazione di così lunga durata, se le famiglie coinvolte non riescono a trovare soluzioni abitative alternative, siamo disponibili per valutare ogni esigenza".

Anche se le abitazioni coinvolte dall’incendio sono state complessivamente sei, per le due villette più esterne rispetto al punto d’origine dell’incendio i danni sarebbero più contenuti. Inizialmente l’inagibilità è stata determinata per tutte le sei villette a schiera, ma i danni più gravi riguardano quattro abitazioni. "Devo aspettare la relazione tecnica dei vigili del fuoco per l’ordinanza di agibilità – spiega il sindaco Centenara – e comunque il problema riguarda come minimo quattro famiglie. Purtroppo è successo tutto in un attimo, il fuoco si è propagato molto rapidamente trovando il legno del tetto".

"I tetti hanno subìto i danni maggiori – confermano i vigili del fuoco – andando completamente distrutti. I danni sono ingentissimi".