Una lapide per Ferruccio Ghinaglia, attivista ucciso a 21 anni

Studente di Medicina e ospite del Ghislieri, militante del neonato Partito comunista, ammazzato dai fascisti nel 1921

Una lapide per Ferruccio Ghinaglia. A 101 anni dalla morte dell’alunno, militante del neonato Partito comunista d’Italia ucciso, a soli 21 anni, il 21 aprile 1921, il Ghislieri torna a ricordare la figura di Ghinaglia che, da studente di Medicina, è stato alunno del Collegio. Alla presenza degli eredi della famiglia Ghinaglia, dei docenti universitari Nicola Del Corno, Pierangelo Lombardi, Elisa Signori e Marina Tesoro, di una rappresentanza dell’Anpi di Pavia (presieduta da Santino Marchiselli) e dell’Anpi Cremona città natale di Ghinaglia, (presieduta da Giancarlo Corada) oltre a un nutrito gruppo di ghisleriani, dal rettore Alessandro Maranesi al rettore emerito Andrea Belvedere, a una selezione di laureati e agli studenti del Collegio, si è svolta la cerimonia in forma privata.

Successivamente nella vicina aula goldoniana sono stati presentati gli atti del convegno tenuto l’anno scorso e intitolato “1921: riforme, rivoluzione, guerra civile. Ferruccio Ghinaglia e il suo tempo“. "La biografia di Ghinaglia, tanto breve e brutalmente interrotta, incrocia momenti e problemi cruciali dell’Italia di un secolo fa – spiega Elisa Signori, alunna del Collegio e professore ordinario di Storia contemporanea all’Università di Pavia – Non solo la crisi del socialismo italiano spazzato dal vento della rivoluzione ma anche la grande guerra e il primo Dopoguerra. È il contesto di una stagione di intensa rivendicazione di diritti nel lavoro e di un vagheggiato riassetto della società che sanasse povertà nuove e antiche; ma anche del decollo del fascismo squadrista, feroce rivoluzione preventiva che azzerò ogni dialogo e confronto politico".

M.M.