Uomo ucciso a Voghera: la telefonata, poi il pugno. E il giallo dello sparo da terra

Voghera, la ricostruzione nel filmato del sistema di videosorveglianza

Il luogo del delitto. Nel tondo a destra, l'assessore arrestato. A sinistra la vittima

Il luogo del delitto. Nel tondo a destra, l'assessore arrestato. A sinistra la vittima

Voghera, 24 luglio 2021 - Tutto è iniziato verso le 22 di martedì. In piazza Meardi, un barista allontana Youns El Boussetaoui, 39enne marocchino senza fissa dimora. L’assessore comunale alla Sicurezza, Massimo Adriatici, 47enne avvocato ed ex poliziotto, arriva nella stessa piazza e vede il 39enne marocchino che importuna alcune persone fuori dal bar: telefona alla polizia per richiedere l’intervento della Volante.

Youns El Boussetaoui lo riconosce. "Stai chiamando la polizia?" gli dice avvicinandosi minaccioso. Quello che succede dopo è parzialmente ripreso anche nel filmato di un sistema di videosorveglianza privato, acquisito agli atti dalla Procura. Si vede Youns di spalle che avanza verso l’assessore Adriatici, che ha nella mano sinistra il telefono col quale sta chiamando la polizia, e viene colpito da un pugno al volto, finendo a terra, fuori dall’inquadratura, coperto dall’angolo di un palazzo. Non si vede né quando impugna la pistola (regolarmente detenuta e portata), né quando spara.

Sono le 22.17 quando vengono attivati i soccorsi e l’Areu manda sul posto in codice rosso ambulanza e auto medica: le condizioni del ferito non sembrano particolarmente gravi, viene portato con l’ambulanza in codice giallo all’ospedale di Voghera, dove dopo circa un’ora però muore. In piazza Meardi intervengono i carabinieri e Adriatici viene portato in caserma, dove alla presenza dell’avvocato rilascia dichiarazioni e risponde alle domande del magistrato, il sostituto procuratore Roberto Valli. Scatta l’arresto in flagranza, per omicidio volontario, e l’assessore finisce ai domiciliari.

Tra la stessa nottata e la mattinata di mercoledì vengono sentiti tre testimoni che confermano la ricostruzione dei fatti fornita anche dall’indagato. Giovedì mattina il pm Valli deposita la richiesta al Gip per la convalida dell’arresto, con l’accusa cambiata in eccesso colposo di legittima difesa. Ieri alle 10 inizia l’udienza di convalida davanti al Gip Maria Cristina Lapi: dopo tre ore Adriatici lascia il Tribunale con gli avvocati e il Gip si riserva di decidere nelle prossime ore.