Ha ucciso il figlio della badante a Gambolò: oggi l’udienza di convalida

L’85enne Giovanni Vezzoli avrebbe sparato al termine di una lite sulla regolarizzazione della donna

I carabinieri sul luogo della tragedia

I carabinieri sul luogo della tragedia

Pavia, 8 giugno 2022 -  Si terrà stamattina l’udienza di convalida per Giovanni Vezzoli, 85 anni, ufficialmente in stato di fermo da lunedì mattina dopo che domenica a Gambolò ha ucciso con due colpi di fucile Thomas Mastrandrea, 43anni, figlio della badante che lo aiutava in famiglia anche ad accudire la figlia. Vezzoli, accusato di omicidio, si trova in carcere in attesa di comparire davanti al Gip. Sono intanto stati chiesti dalla Procura di Pavia accertamenti irripetibili, cioè l’esame autoptico ed esami tossicologici, per cui venerdì si terrà un’udienza al fine di conferire gli incarichi ai periti, in quella sede la difesa, affidata ieri al legale di fiducia Agnese Grippo, valuterà se indicare anche propri esperti per ulteriori verifiche.

L’omicidio si è verificato nella cascina di Gambolò dove l’anziano, vedovo, viveva con la figlia 58enne, persona con disabilità. La badante 59enne si occupava di loro da circa tre anni. Sembra che domenica pomeriggio il figlio della badante, Mastrandrea, di Nicorvo, abbia raggiunto la residenza dell’85enne, dove vi si trovava in quel momento insieme alla figlia e alla badante. I due uomini hanno avuto un litigio, accertamenti sono in corso per chiarire le cause: nei primi momenti era stata presa in esame una situazione di presunte attenzioni non gradite da parte dell’anziano alla badante, nelle ultime ore però è emerso che il movente potrebbe essere di natura economica. In particolare, la badante avrebbe chiesto più volte di essere assunta con regolare contratto, ma Vezzoli avrebbe sempre preso tempo. Non è escluso quindi che Mastrandrea si sia recato sul posto per supportare la causa della madre. Tuttavia, come comunicato dalla Procura, le indagini sono ancora in corso per accertare la dinamica esatta. Vezzoli avrebbe avuto un litigio con Mastrandrea, al culmine del quale gli ha sparato. La madre della vittima era in un’altra stanza, ha avvertito lo sparo: nonostante l’allarme immediato per il ferito non c’è stato nulla da fare.

Vezzoli era stato sentito nella notte di domenica dagli inquirenti e aveva rilasciato le prime dichiarazioni, in seguito alle quali era scattato per lui il fermo. Avrebbe dichiarato alle forze dell’ordine e alla Procura di aver sparato perché si sarebbe impaurito vedendo arrivare Mastrandrea. Il fucile utilizzato era regolarmente denunciato, infatti l’85enne, che in passato era stato taglialegna, aveva avuto la passione della caccia. Vezzoli quindi è stato portato in carcere: "Mi è stato riferito che è molto provato emotivamente", ha spiegato l’avvocata Grippo. La vittima, oltre alla mamma lascia la moglie, con cui si era sposato a febbraio.