Uccise la compagna e tenne il corpo in casa: processo al via

Pavia, alla sbarra venerdì in Corte d’Assise il 28enne Alessio Nigro. Dopo un litigio strangolò Lidia Peschechera

Si aprirà venerdì in Corte d’Assise a Pavia il processo che vede alla sbarra Alessio Nigro, 28 anni, imputato per l’omicidio della 49enne Lidia Peschechera. Nigro (formalmente residente a Casaletto Lodigiano), aveva confessato di aver ucciso Peschechera ed era stato rinviato a giudizio a fine gennaio dal Gup Luigi Riganti. Il delitto risale al 12 febbraio 2021. Secondo la ricostruzione dell’accaduto Nigro, che aveva problemi legati alla dipendenza dalle bevande alcoliche, mentre era in viaggio verso il Sert di Treviglio in provincia di Bergamo aveva bevuto, si era addormentato e aveva di conseguenza mancato l’appuntamento. Quando era rincasato da Peschechera, con cui aveva una relazione, aveva avuto un litigio con la donna a causa di questa situazione.

Nigro aveva ucciso Peschechera strangolandola, poi aveva deposto il corpo senza vita della donna nella vasca da bagno e per tre giorni era rimasto in quella casa a bere e dormire. Era poi uscito per cercare di fuggire a Milano, ma giunto in città era stato fermato dalle forze dell’ordine. Aveva anche effettuato alcuni pagamenti con il bancomat di Peschechera, motivo per cui oltre al reato di omicidio gli è stato addebitato anche quello di utilizzo indebito di strumenti di pagamento. Dopo aver affrontato l’udienza preliminare, per Nigro ora si aprirà il processo: si erano già costituite parte civile davanti al Gup la mamma, la sorella e l’ex marito di Lidia Peschechera. L’associazione Non una di meno di Pavia, attiva nel contrastro alla violenza sulle donne, ha annunciato un presidio davanti al tribunale venerdì in occasione dell’apertura del processo.

Nicoletta Pisanu