Morto a 17 anni nel Pavese, la madre: "Voglio giustizia per mio figlio"

La donna chiede "chiarezza sull’incidente" costato la vita al 17enne

L'incidente mortale a Torre d'Isola

L'incidente mortale a Torre d'Isola

Trivolzio (Pavia), 19 luglio 2019 - ​La mamma lo aspettava a casa a Trivolzio, quella mattina avrebbe dovuto tagliare il prato. È morto sulla strada del ritorno a Torre d’Isola, dopo aver salutato un amico da cui aveva dormito. Un anno esatto è passato dal 19 luglio 2018, giorno in cui Andrea Alessandro Ferrante ha perso la vita a 17 anni. E oggi, la madre chiede sia fatta piena luce sulla dinamica di quell’incidente.

Ferrante intorno alle 8 era in sella alla sua moto alla frazione Sette Filagni. Secondo una prima ricostruzione della dinamica, il giovane sarebbe caduto da solo per poi finire contro un’auto di passaggio, invece i consulenti della famiglia, assistita dall’avvocato Chiara Penna di Pavia, hanno rilevato come potesse esser stato sbalzato via dalla moto proprio in seguito allo scontro con l’altro veicolo, ipotizzando dunque una dinamica differente.

Alla luce di queste differenze, la famiglia ha chiesto chiarimenti, segnalando tuttavia che a cinque mesi dall’accaduto è stata avanzata richiesta di archiviazione della vicenda e che i periti di parte hanno potuto prendere visione dei mezzi a indagini già chiuse. L’avvocato Penna ha quindi presentato un reclamo avverso al decreto di archiviazione.

La famiglia spiega che a oggi l’udienza ancora non è stata fissata: «Stante la dinamica del fatto, tutt’altro che chiara in relazione alle conclusioni difformi cui sono pervenuti i periti, riteniamo doverosa una serie di approfondimenti o quanto meno, dopo un anno dalla morte di un ragazzo di 17 anni - spiega il legale Penna - una definizione processuale che consenta alla famiglia di poter ragionevolmente porre in essere una serie di attività che, finché non verrà fissata l’udienza a seguito del reclamo, non possono tecnicamente essere svolte». E la mamma della vittima, Laura Angelini aggiunge: «La sto vivendo molto male. Ci si vede portare via l’unico figlio ed è difficile, poi ti senti non tutelato da chi dovrebbe far luce sulla vicenda. Sono determinata ad aver giustizia».