Pavia, 28 maggio - Proprio nel momento in cui nel villaggio agricolo di Aviel, nel nord di Israele tutti gli abitanti salutavano per l’ultima volta Amit e Tom Biran e Tal Peleg, il sindaco di Pavia, Fabrizio Fracassi, firmava l’ordinanza con la quale proclamava per oggi il lutto cittadino. Saranno a mezz’asta tutte le bandiere e, su invito del Comune, alle 12 sarà osservato un minuto di silenzio e raccoglimento nei luoghi di lavoro e nelle scuole mentre gli esercizi commerciali sono invitati ad abbassare le serrande, in segno di cordoglio, dalle 12 alle 12,10 e le chiese cittadine sono invitate a eseguire a mezzogiorno 14 rintocchi di campana lutto. C’è un filo lungo decenni tra il nostro Paese e la famiglia dei due giovani.
La bisnonna della 26enne Tal, infatti, era di Livorno. Pronunciando l’elogio funebre, la mamma di Amit ha parlato di un destino che li voleva assolutamente in Italia. Tom era nato in Italia. Eitan è praticamente un italiano in tutte le sue manifestazioni e comportamenti. E proprio ad Eitan, che è cosciente e presto dalla terapia intensiva potrebbe essere trasferito in reparto, pensa Pavia. Ieri pomeriggio è stato appeso sul balcone di palazzo Broletto, in piazza della Vittoria, uno striscione di incoraggiamento per il piccolo unico superstite della tragedia della funivia del Mottarone. L’iniziativa è stata del presidente del Consiglio comunale Nicola Niutta e del sindaco Fabrizio Fracassi
. «La sua città è accanto a Eitan – ha detto Niutta –, lo abbracciamo idealmente: prenderò contatti con le istituzioni ebraiche di Milano per capire se potremo fare qualcosa insieme quando Eitan tornerà a casa". "Sono appassionato di montagna – ha aggiunto il sindaco Fracassi –. Quando ho saputo la notizia per me è stato un dolore forte. Sapere che una famiglia ha perso la vita cercando un po’ di svago in una domenica che doveva essere di festa, mi ha ferito profondamente".